18.09.2003
Sun Chemical Group: Business degli inchiostri per la stampa
I tanti inchiostri italiani
Dopo il successo delle complesse operazioni di riorganizzazione che hanno interessato a livello nazionale le attività di Sun Chemical Group, il business degli inchiostri per la stampa di imballaggi flessibili procede molto bene, all'insegna della qualità , del servizio, della sicurezza e del rispetto ambientale. Il modello adottato dalla Divisione Liquid Inks in Italia diventa un esempio da esportare. Luciana Guidotti
Fin dalle prime battute (si era nel 2000) il caso Sun Chemical/Total Inchiostri ha mostrato motivi di originalità , rispetto a molte operazioni di "concentrazione" che hanno ridisegnato la struttura del panorama produttivo ed economico mondiale. Anzitutto, da subito, è stata chiara la volontà da parte degli acquisitori (controllati dalla giapponese DIC) di non uniformare tout court strategie e modalità di intervento delle realtà entrate a far parte dell'universo Sun. Anzi, con una dose ben calcolata di spregiudicatezza imprenditoriale, i due storici concorrenti hanno continuato a operare in concomitanza nel settore degli inchiostri da stampa a livello internazionale, con prodotti e marchi differenziati. L'Italia per prima è stata teatro di questi cambiamenti e ora, Sun Chemical Corporation guarda addirittura all'evoluzione della Divisione Liquid Inks Italiana come a un modello di riorganizzazione esemplare da proporre ad altri paesi, in virtù della maggiore efficienza produttiva ottenuta e della strategia commerciale messa a punto, nel pieno rispetto di abitudini di mercato consolidate. Il processo è stato tutto sommato scandito da ritmi veloci e, quel che più conta, da una chiarezza di intenti che ha indotto Fabio Deflorian (General Manager Liquid Inks del gruppo in Italia) a sostenere con estrema decisione la "propria" causa e la propria visione di riorganizzazione aziendale.
Genesi e realtà di un progetto
Deflorian (in Sun Chemical dal 1996, membro del Consiglio di Amministrazione e Direttore Generale della divisione Packaging dal gennaio 1998) forte dell'esperienza quindicennale nel mondo degli inchiostri da stampa, dopo aver incrementato del 45% i volumi di vendita nel quadriennio 1998-2001, con mano ferma e competenza tecnologica ha guidato la nascita e l'affermazione della "nuova" realtà Sun Chemical Group, dedicata alla produzione degli inchiostri e delle vernici per la stampa di imballaggio flessibile. Spiega Deflorian: "L'acquisizione di Total Inchiostri è stata parte qualificante della strategia di crescita sui mercati mondiali messa in campo da Sun Chemical. Con questa operazione infatti è stata raggiunta una copertura mondiale pressochà© totale sia in termini di volumi che di presenza commerciale: 66 nazioni con 290 tra siti produttivi, centri di distribuzione, filiali e, nella sola Europa, 38 unità operative". Una volta completata l'acquisizione del business Total Inchiostri, anche in ltalia è stato avviato un progetto ad hoc per realizzare nuovi impianti produttivi ad alta capacità ed elevata automazione. "Non va dimenticato - prosegue Deflorian - che il nostro è un business fortemente connotato "all'italiana", per la tipologia di prodotto che dobbiamo realizzare; per quanto riguarda infatti il settore dell'imballaggio flessibile noi produciamo sostanzialmente inchiostri monosolvente, in risposta alle esigenze dei principali trasformatori nazionali. Da qui sono derivate le scelte che hanno coinvolto a cascata tutti i siti produttivi "portati in dote" dalle diverse realtà che oggi compongono il nucleo italiano di Sun Chemical Group. In Italia, ci siamo fatti promotori di una strategia di integrazione, capace di avviare con maggiore libertà sinergie industriali e commerciali positive ed efficaci. Nonostante alcune resistenze iniziali, i vertici della Sun Corporation ci hanno dato credito e i risultati raggiunti in termini di fatturato, di volumi prodotti, di livelli di assistenza e di dinamismo che siamo riusciti a conseguire in virtù della razionalizzazione e della riallocazione delle produzioni, hanno confermato la bontà delle nostre intenzioni. Oggi la nostra strategia è presa ad esempio all'interno del gruppo, tanto che il "progetto Italia" è stato premiato e verrà esportato anche in altre nazioni europee".
L'organizzazione del colore
Sun Chemical Group nasce a tutti gli effetti il 1° gennaio 2002 dalla fusione e dall'incorporazione dei due grandi produttori di inchiostri e vernici per le arti grafiche e gli imballaggi flessibili (Sun Chemical e Total Inchiostri divenuta nel frattempo Coates), dando cosଠvita al più grande "polo" produttivo mondiale del settore degli inchiostri per arti grafiche. àˆ in questo contesto che prende forma anche l'idea di un sito produttivo all'avanguardia chiamato "Caleppio 2", che oggi si configura come il più grande stabilimento europeo dedicato alla produzione di inchiostri e vernici per il packaging. Si tratta della "punta di diamante" di un lavoro di riallocazione delle produzioni, che ha coinvolto gli altri impianti operativi in Italia, dislocati a Firenze, Sordio (Lodi) e Torino. Ma andiamo con ordine. "Il sito di Caleppio 2 che apparteneva alla Total Inchiostri (ex Rotorama, Lorilleux, Velac, eccetera) ha subito una profonda trasformazione" spiega Deflorian. "Infatti, se in passato vi si producevano linee di prodotti sia a base acqua che solvente per packaging, carta, cartone ondulato ed editoria, oggi gli impianti sono esclusivamente dedicati alla produzione di inchiostri, vernici e basi extraconcentrate a solvente per film plastici, alluminio sottile e carta, con una produzione di oltre 32 mila t/anno. Gli investimenti a Caleppio 2 hanno infatti incluso la messa in funzione di un "mother plant", che produce per macinazione diretta basi nitro colorate extraconcentrate, utilizzate sia per il nostro fabbisogno che per quello di alcune nostre consociate in Europa. Con questo ulteriore investimento, ci siamo resi autosufficienti a tutti gli effetti". La razionalizzazione produttiva ha coinvolto, come dicevamo, anche gli altri stabilimenti italiani, con il risultato che ora l'impianto di Firenze è stato dedicato esclusivamente alla produzione di inchiostri all'acqua per carta e cartone ondulato (12 mila t/anno), quello di Torino produce sia inchiostri ad acqua per carta e cartone ondulato, sia inchiostri a base solvente per l'imballaggio (8 mila t/anno complessive) mentre l'impianto di Sordio ha cessato le attività , confluite a Caleppio 2. "In particolare, la decisione di chiudere il sito di Sordio, spostando gradualmente i volumi e gli operatori a Caleppio 2, ha fatto sଠche ci trovassimo ad affrontare una sfida interessante: rendere la nuova realtà produttiva immediatamente competitiva, passando però attraverso la perfetta integrazione di mentalità e comportamenti aziendali fino a renderle proattive, cosଠda poter gestire al meglio gli impianti di nuova concezione".
Promuovere le diversità
Deflorian ha dunque tirato le fila di un progetto di grande complessità tecnica, senza tuttavia tralasciare le potenziali ricadute di carattere commerciale. A fronte di un drastico mutamento degli scenari produttivi, ma seguendo una logica "corporate" espressa dalla casa madre, sono stati infatti mantenuti inalterati i marchi delle linee di prodotto, che si rifanno a produttori "storici" e conosciuti, come Cometa, Demachem, Fisat (TO), Lorilleux, Rotorama, Sun Chemical Baglini e Velac per non alterare le abitudini di consumo, rispettando il volere del mercato, e "l'abbiamo potuto fare - puntualizza Deflorian - perchà© abbiamo realizzato impianti che ci permettono di produrre in modo automatico ed efficiente le diverse tipologie di inchiostri. E, soprattutto, i brand non sono in concorrenza tra loro, perchà© la rete di vendita dipende da un'unica direzione generale, che ha messo a punto una strategia in grado di gestire le potenzialità di ciascun marchio". Il coordinamento tra le varie realtà che compongono l'universo Sun Chemical non è "virtuale" e molto è stato fatto per migliorare l'interscambio di know how a livello tecnico e le collaborazione commerciali, nel rispetto delle aree di competenza a livello mondiale. "Il processo sta avanzando di buon passo, il mercato continua ad avere a disposizione gli stessi inchiostri del passato e i siti produttivi, anche se ridotti di numero, sono stati potenziati e specializzati. In sostanza riusciamo a dare risposte su misura al mercato, proprio perchà© abbiamo alle spalle una struttura coesa, fatta anche delle sinergie tra laboratori di ricerca, i cui risultati vengono messi a disposizione a livello di gruppo".
(Italia.I)
Dopo il successo delle complesse operazioni di riorganizzazione che hanno interessato a livello nazionale le attività di Sun Chemical Group, il business degli inchiostri per la stampa di imballaggi flessibili procede molto bene, all'insegna della qualità , del servizio, della sicurezza e del rispetto ambientale. Il modello adottato dalla Divisione Liquid Inks in Italia diventa un esempio da esportare. Luciana Guidotti
Fin dalle prime battute (si era nel 2000) il caso Sun Chemical/Total Inchiostri ha mostrato motivi di originalità , rispetto a molte operazioni di "concentrazione" che hanno ridisegnato la struttura del panorama produttivo ed economico mondiale. Anzitutto, da subito, è stata chiara la volontà da parte degli acquisitori (controllati dalla giapponese DIC) di non uniformare tout court strategie e modalità di intervento delle realtà entrate a far parte dell'universo Sun. Anzi, con una dose ben calcolata di spregiudicatezza imprenditoriale, i due storici concorrenti hanno continuato a operare in concomitanza nel settore degli inchiostri da stampa a livello internazionale, con prodotti e marchi differenziati. L'Italia per prima è stata teatro di questi cambiamenti e ora, Sun Chemical Corporation guarda addirittura all'evoluzione della Divisione Liquid Inks Italiana come a un modello di riorganizzazione esemplare da proporre ad altri paesi, in virtù della maggiore efficienza produttiva ottenuta e della strategia commerciale messa a punto, nel pieno rispetto di abitudini di mercato consolidate. Il processo è stato tutto sommato scandito da ritmi veloci e, quel che più conta, da una chiarezza di intenti che ha indotto Fabio Deflorian (General Manager Liquid Inks del gruppo in Italia) a sostenere con estrema decisione la "propria" causa e la propria visione di riorganizzazione aziendale.
Genesi e realtà di un progetto
Deflorian (in Sun Chemical dal 1996, membro del Consiglio di Amministrazione e Direttore Generale della divisione Packaging dal gennaio 1998) forte dell'esperienza quindicennale nel mondo degli inchiostri da stampa, dopo aver incrementato del 45% i volumi di vendita nel quadriennio 1998-2001, con mano ferma e competenza tecnologica ha guidato la nascita e l'affermazione della "nuova" realtà Sun Chemical Group, dedicata alla produzione degli inchiostri e delle vernici per la stampa di imballaggio flessibile. Spiega Deflorian: "L'acquisizione di Total Inchiostri è stata parte qualificante della strategia di crescita sui mercati mondiali messa in campo da Sun Chemical. Con questa operazione infatti è stata raggiunta una copertura mondiale pressochà© totale sia in termini di volumi che di presenza commerciale: 66 nazioni con 290 tra siti produttivi, centri di distribuzione, filiali e, nella sola Europa, 38 unità operative". Una volta completata l'acquisizione del business Total Inchiostri, anche in ltalia è stato avviato un progetto ad hoc per realizzare nuovi impianti produttivi ad alta capacità ed elevata automazione. "Non va dimenticato - prosegue Deflorian - che il nostro è un business fortemente connotato "all'italiana", per la tipologia di prodotto che dobbiamo realizzare; per quanto riguarda infatti il settore dell'imballaggio flessibile noi produciamo sostanzialmente inchiostri monosolvente, in risposta alle esigenze dei principali trasformatori nazionali. Da qui sono derivate le scelte che hanno coinvolto a cascata tutti i siti produttivi "portati in dote" dalle diverse realtà che oggi compongono il nucleo italiano di Sun Chemical Group. In Italia, ci siamo fatti promotori di una strategia di integrazione, capace di avviare con maggiore libertà sinergie industriali e commerciali positive ed efficaci. Nonostante alcune resistenze iniziali, i vertici della Sun Corporation ci hanno dato credito e i risultati raggiunti in termini di fatturato, di volumi prodotti, di livelli di assistenza e di dinamismo che siamo riusciti a conseguire in virtù della razionalizzazione e della riallocazione delle produzioni, hanno confermato la bontà delle nostre intenzioni. Oggi la nostra strategia è presa ad esempio all'interno del gruppo, tanto che il "progetto Italia" è stato premiato e verrà esportato anche in altre nazioni europee".
L'organizzazione del colore
Sun Chemical Group nasce a tutti gli effetti il 1° gennaio 2002 dalla fusione e dall'incorporazione dei due grandi produttori di inchiostri e vernici per le arti grafiche e gli imballaggi flessibili (Sun Chemical e Total Inchiostri divenuta nel frattempo Coates), dando cosଠvita al più grande "polo" produttivo mondiale del settore degli inchiostri per arti grafiche. àˆ in questo contesto che prende forma anche l'idea di un sito produttivo all'avanguardia chiamato "Caleppio 2", che oggi si configura come il più grande stabilimento europeo dedicato alla produzione di inchiostri e vernici per il packaging. Si tratta della "punta di diamante" di un lavoro di riallocazione delle produzioni, che ha coinvolto gli altri impianti operativi in Italia, dislocati a Firenze, Sordio (Lodi) e Torino. Ma andiamo con ordine. "Il sito di Caleppio 2 che apparteneva alla Total Inchiostri (ex Rotorama, Lorilleux, Velac, eccetera) ha subito una profonda trasformazione" spiega Deflorian. "Infatti, se in passato vi si producevano linee di prodotti sia a base acqua che solvente per packaging, carta, cartone ondulato ed editoria, oggi gli impianti sono esclusivamente dedicati alla produzione di inchiostri, vernici e basi extraconcentrate a solvente per film plastici, alluminio sottile e carta, con una produzione di oltre 32 mila t/anno. Gli investimenti a Caleppio 2 hanno infatti incluso la messa in funzione di un "mother plant", che produce per macinazione diretta basi nitro colorate extraconcentrate, utilizzate sia per il nostro fabbisogno che per quello di alcune nostre consociate in Europa. Con questo ulteriore investimento, ci siamo resi autosufficienti a tutti gli effetti". La razionalizzazione produttiva ha coinvolto, come dicevamo, anche gli altri stabilimenti italiani, con il risultato che ora l'impianto di Firenze è stato dedicato esclusivamente alla produzione di inchiostri all'acqua per carta e cartone ondulato (12 mila t/anno), quello di Torino produce sia inchiostri ad acqua per carta e cartone ondulato, sia inchiostri a base solvente per l'imballaggio (8 mila t/anno complessive) mentre l'impianto di Sordio ha cessato le attività , confluite a Caleppio 2. "In particolare, la decisione di chiudere il sito di Sordio, spostando gradualmente i volumi e gli operatori a Caleppio 2, ha fatto sଠche ci trovassimo ad affrontare una sfida interessante: rendere la nuova realtà produttiva immediatamente competitiva, passando però attraverso la perfetta integrazione di mentalità e comportamenti aziendali fino a renderle proattive, cosଠda poter gestire al meglio gli impianti di nuova concezione".
Promuovere le diversità
Deflorian ha dunque tirato le fila di un progetto di grande complessità tecnica, senza tuttavia tralasciare le potenziali ricadute di carattere commerciale. A fronte di un drastico mutamento degli scenari produttivi, ma seguendo una logica "corporate" espressa dalla casa madre, sono stati infatti mantenuti inalterati i marchi delle linee di prodotto, che si rifanno a produttori "storici" e conosciuti, come Cometa, Demachem, Fisat (TO), Lorilleux, Rotorama, Sun Chemical Baglini e Velac per non alterare le abitudini di consumo, rispettando il volere del mercato, e "l'abbiamo potuto fare - puntualizza Deflorian - perchà© abbiamo realizzato impianti che ci permettono di produrre in modo automatico ed efficiente le diverse tipologie di inchiostri. E, soprattutto, i brand non sono in concorrenza tra loro, perchà© la rete di vendita dipende da un'unica direzione generale, che ha messo a punto una strategia in grado di gestire le potenzialità di ciascun marchio". Il coordinamento tra le varie realtà che compongono l'universo Sun Chemical non è "virtuale" e molto è stato fatto per migliorare l'interscambio di know how a livello tecnico e le collaborazione commerciali, nel rispetto delle aree di competenza a livello mondiale. "Il processo sta avanzando di buon passo, il mercato continua ad avere a disposizione gli stessi inchiostri del passato e i siti produttivi, anche se ridotti di numero, sono stati potenziati e specializzati. In sostanza riusciamo a dare risposte su misura al mercato, proprio perchà© abbiamo alle spalle una struttura coesa, fatta anche delle sinergie tra laboratori di ricerca, i cui risultati vengono messi a disposizione a livello di gruppo".
(Italia.I)