22.04.2008
Scuola COVA, la Serigrafia come materia d'insegnamento..

SCUOLA COVA
Quello delle difficoltà da parte delle serigrafie di trovare personale specializzato è un problema che queste aziende devono affrontare praticamente da sempre o, quantomeno, negli ultimi anni. Saputo dell'esistenza a Milano di una scuola nei cui programmi scolastici comprendono anche l'insegnamento della serigrafia, abbiamo voluto incontrarla con l'intenzione di inserire sulla nostra rivista un articolo che possa, allontanandoci magari dai nostri normali percorsi, presentare una situazione che può, senza alcun dubbio, essere a monte di quelle che sono le normali esigenze di una serigrafia: la preparazione di tecnici serigrafi. Ecco quello che ci è stato detto dal Preside della Scuola Cova il Prof. Vincenzo Parisi, dalla Professoressa Anna Caracappa coordinatrice del settore Serigrafia
Quello delle difficoltà da parte delle serigrafie di trovare personale specializzato è un problema che queste aziende devono affrontare praticamente da sempre o, quantomeno, negli ultimi anni. Saputo dell'esistenza a Milano di una scuola nei cui programmi scolastici comprendono anche l'insegnamento della serigrafia, abbiamo voluto incontrarla con l'intenzione di inserire sulla nostra rivista un articolo che possa, allontanandoci magari dai nostri normali percorsi, presentare una situazione che può, senza alcun dubbio, essere a monte di quelle che sono le normali esigenze di una serigrafia: la preparazione di tecnici serigrafi. Ecco quello che ci è stato detto dal Preside della Scuola Cova il Prof. Vincenzo Parisi, dalla Professoressa Anna Caracappa coordinatrice del settore Serigrafia

Professoressa Caracappa,lei che è la titolare di Serigrafia all'interno dei corsi per Operatori dell' Artigianato Artistico, può parlarci del corso, nel suo complesso, ma in particolare della materia "serigrafia"?
"Contrariamente agli anni scorsi, quando, cioè, per lo studio delle materie dedicate alla preparazione di tecnici serigrafici e ad indirizzo artistico sono stati attivati corsi specifici di qualifica e specializzazione professionale, quest'anno, per mancanza di specifici finanziamenti pubblici, la serigrafia è entrata a far parte del programma di un unico corso che include una serie di materie, riconoscibili attraverso una comune base, col nome di "Operatore dell'Artigianato Artistico". Un programma di studi impostati sulla durata di tre anni e che contiene vari laboratori fra cui, appunto, la serigrafia.
Al nostro interno e per iniziativa della scuola, s'inserisce il Professor Parisi, abbiamo, però, attivato anche un corso privato, di Serigrafo in Stampa d'Arte".
Grazie. Cominciamo dal Corso di "Operatore dell'Artigianato Artistico". Ci dice quali materie e, quindi, quali laboratori che, assieme alla serigrafia, lo compongono?
"Volentieri. Assieme alla serigrafia, c'e il laboratorio per la creazione di opere in ceramica, per la decorazione manuale della ceramica, del vetro ed il laboratorio orafo-argentiere. Al termine del percorso lo studente conseguirà l'Attestato di Qualifica regionale di "Operatore dell'Artigianato Artistico".
Che tipo di ragazzo si iscrive ai vostri corsi?
"Sono giovani che "escono" dalla terza media e che decidono di qualificarsi sulla base di scelte specifiche, spesso collegate ad una loro propensione artistica.
"Contrariamente agli anni scorsi, quando, cioè, per lo studio delle materie dedicate alla preparazione di tecnici serigrafici e ad indirizzo artistico sono stati attivati corsi specifici di qualifica e specializzazione professionale, quest'anno, per mancanza di specifici finanziamenti pubblici, la serigrafia è entrata a far parte del programma di un unico corso che include una serie di materie, riconoscibili attraverso una comune base, col nome di "Operatore dell'Artigianato Artistico". Un programma di studi impostati sulla durata di tre anni e che contiene vari laboratori fra cui, appunto, la serigrafia.
Al nostro interno e per iniziativa della scuola, s'inserisce il Professor Parisi, abbiamo, però, attivato anche un corso privato, di Serigrafo in Stampa d'Arte".
Grazie. Cominciamo dal Corso di "Operatore dell'Artigianato Artistico". Ci dice quali materie e, quindi, quali laboratori che, assieme alla serigrafia, lo compongono?
"Volentieri. Assieme alla serigrafia, c'e il laboratorio per la creazione di opere in ceramica, per la decorazione manuale della ceramica, del vetro ed il laboratorio orafo-argentiere. Al termine del percorso lo studente conseguirà l'Attestato di Qualifica regionale di "Operatore dell'Artigianato Artistico".
Che tipo di ragazzo si iscrive ai vostri corsi?
"Sono giovani che "escono" dalla terza media e che decidono di qualificarsi sulla base di scelte specifiche, spesso collegate ad una loro propensione artistica.

Quindi, secondo il programma del corso, l'Operatore dell'Artigianato Artistico potrà , grazie alle conoscenze ed esperienze acquisite durante il vostro corso, potrà proporsi, per esempio, ad una serigrafia?
"Sà¬, queste sono gli scopi del corso. Va, peraltro, precisato che i nostri corsi prevedono anche programmi di cultura generale che vanno dalla matematica alla lingua italiana, all'inglese ed all'informatica, che permettono, previa frequenza di un quarto anno di poter accedere al quinto anno dei percorsi di studi del settore della media superiore.
"Come avviene il contatto tra studenti ed aziende?" "Al termine di ogni anno, continua il Preside della Scuola Cova, le aziende interessate ci chiedono gli indirizzi dei ragazzi qualificati. C'è anche da considerare che, grazie agli stage presso le aziende, che realizziamo normalmente, molte di queste conoscono i ragazzi, prima ancora di completare il percorso formativo.
Quanti gli iscritti dell'anno scolastico appena concluso?
"Ventitre. Indicazione che, comunque, possiamo considerare come la media di ognuno dei tre anni."
Quante sono le ore dedicate alla serigrafia, all'interno del corso di Operatore dell'artigianato artistico?
"Settanta, che significano una media di tre ore per settimana. Un tempo che permette allo studente di affrontare gli esami conclusivi che prevedono prove che lo metteranno di fronte, dapprima alla realizzazione di un bozzetto pittorico e, successivamente, grazie al ricorso di tecnologie informatiche alla realizzazione delle pellicole di fotolito occorrenti per la stampa serigrafica di quello stesso suo lavoro, alla realizzazione del telaio secondo il processo classico, alla tensionatura del tessuto, alla stesura della gelatina, alla fotoincisione, ecc. e, quindi, di procedere alla stampa manuale a più colori. Naturalmente nel corso di queste settanta ore allo studente si parlerà di inchiostri e di attenzioni e conoscenze speciali come nel caso di stampa su fondi neri, tessuti per i telai, di tensione dei tessuti, macchine da stampa, ecc.. Tutto questo, come abbiamo già visto, può essere puntualizzato ed approfondito nel corso di stage presso stampatori".
Qual'è, quindi, nel caso della serigrafia, la preparazione finale dello studente?
"Durante il corso il nostro studente deve affrontare, come abbiamo visto, esperienze relative sia alla stampa serigrafica, sia nella preparazione degli impianti di fotolito. Certo, vuole precisare la Professoressa Caracappa, si tratta di una di preparazione di base, di una preparazione che imposta lo studente verso una specializzazione che poi dovrà perfezionare presso aziende."
"Sà¬, queste sono gli scopi del corso. Va, peraltro, precisato che i nostri corsi prevedono anche programmi di cultura generale che vanno dalla matematica alla lingua italiana, all'inglese ed all'informatica, che permettono, previa frequenza di un quarto anno di poter accedere al quinto anno dei percorsi di studi del settore della media superiore.
"Come avviene il contatto tra studenti ed aziende?" "Al termine di ogni anno, continua il Preside della Scuola Cova, le aziende interessate ci chiedono gli indirizzi dei ragazzi qualificati. C'è anche da considerare che, grazie agli stage presso le aziende, che realizziamo normalmente, molte di queste conoscono i ragazzi, prima ancora di completare il percorso formativo.
Quanti gli iscritti dell'anno scolastico appena concluso?
"Ventitre. Indicazione che, comunque, possiamo considerare come la media di ognuno dei tre anni."
Quante sono le ore dedicate alla serigrafia, all'interno del corso di Operatore dell'artigianato artistico?
"Settanta, che significano una media di tre ore per settimana. Un tempo che permette allo studente di affrontare gli esami conclusivi che prevedono prove che lo metteranno di fronte, dapprima alla realizzazione di un bozzetto pittorico e, successivamente, grazie al ricorso di tecnologie informatiche alla realizzazione delle pellicole di fotolito occorrenti per la stampa serigrafica di quello stesso suo lavoro, alla realizzazione del telaio secondo il processo classico, alla tensionatura del tessuto, alla stesura della gelatina, alla fotoincisione, ecc. e, quindi, di procedere alla stampa manuale a più colori. Naturalmente nel corso di queste settanta ore allo studente si parlerà di inchiostri e di attenzioni e conoscenze speciali come nel caso di stampa su fondi neri, tessuti per i telai, di tensione dei tessuti, macchine da stampa, ecc.. Tutto questo, come abbiamo già visto, può essere puntualizzato ed approfondito nel corso di stage presso stampatori".
Qual'è, quindi, nel caso della serigrafia, la preparazione finale dello studente?
"Durante il corso il nostro studente deve affrontare, come abbiamo visto, esperienze relative sia alla stampa serigrafica, sia nella preparazione degli impianti di fotolito. Certo, vuole precisare la Professoressa Caracappa, si tratta di una di preparazione di base, di una preparazione che imposta lo studente verso una specializzazione che poi dovrà perfezionare presso aziende."
Professoressa Caracappa, nel corso del nostro incontro, ci ha parlato di un vostro corso, non sovvenzionato dalla Regione, di tecnico serigrafo in stampa d'arte. Vuole parlarcene. Può iscriversi chiunque?
"Non c'à© dubbio, inizia la professoressa Caracappa, che l'allievo che desideri affrontare questo genere di studi debba, già in partenza, possedere alcune sensibilità , direi pittoriche. Deve, cioè, essere in possesso di una predisposizione e di particolari manualità e sensibilità nei confronti del disegno, della pittura e delle arti figurative in genere. E', infatti, noto - continua la mia interlocutrice - che, nella realizzazione di una stampa d'arte serigrafica, possiamo dire, ci sia l'intervento, la presenza, affiancata di due artisti: il pittore autore, dell'opera, e il serigrafo stampatore che deve essere assolutamente in grado di leggere le varie tonalità di colore del lavoro che deve riprodurre, dalla forza e la direzione del segno al messaggio contenuto dal lavoro, specie nel caso di opere moderne. Più specificamente, perchà© è poi quello che ritengo il vostro lettore voglia conoscere, posso dire che il nostro Corso di Tecnico Serigrafo in Stampa d'Arte prevede lo studio delle seguenti materie:
. abilità cromatiche
. tecniche grafico-pittoriche per la realizzazione delle opere da riprodurre
. la tecnica di esecuzione delle selezioni manuali dei colori
. la procedura di montaggio e messa a registro dei vari colori
. la tecnica di allestimento dei quadri serigrafici
. l'abilità nell'eseguire stampe dei soggetti elaborati
. le nozioni necessarie per effettuare le correzioni cromatiche eventualmente necessarie per una fedele riproduzione del lavoro
. gli inchiostri normali e speciali come i glitter, i luminescenti, ecc.
Il corso ha una durata annuale di 430 ore per tre pomeriggi alla settimana, dalle 14,30 alle 18,30.
Signora Caracappa, quale è il programma di Tecnico serigrafo di stampe d'arte?
"In linea di massima il corso inizia prendendo in esame un determinato periodo storico-artistico . Si cerca di capirne le tendenze, le tecniche e le ragioni dell'indirizzo espressivo di quel certo periodo. Si passa poi allo studio di un pittore dello stesso periodo e, successivamente, di uno o più suoi lavori. La nostra ricerca ci permetterà di avvicinarci con le opportune conoscenze all'autore di una determinata opera che poi riprodurremo serigraficamente. Si può capire che questo, quello dello studio approfondito di un pittore, à© un passaggio basilare. Un passaggio che suggeriamo di seguire ai nostri allievi ad ogni opera che poi, nella loro professione, dovessero affrontare. Occorre conoscere, penetrare e, quindi, comprendere il perchà© di un certo segno, di un certo colore, della direzione e della forza di una certa pennellata. Non si può lavorare su un fondo, azzurro, per esempio, senza tener conto del movimento e delle ragioni di quel certo segno, il risultato che ne sortirebbe sarebbe completamente diverso dall'originale. Certo, tutto à© più facile nel caso di un lavoro di un artista vivente. Molto spesso l'autore à©, infatti, a fianco dello stampatore e tutto corre via meglio".
La preparazione dei lucidi
"Tutto quello che vi ho raccontato - prosegue la mia interlocutrice - à© l'importante premessa necessaria alla preparazione dei lucidi, delle pellicole, per la realizzazione dei telai da stampa, della stesura della gelatina, ecc.. E' la condizione generale perchà© la stampa che ne sortirà possa essere definita a pieno merito "stampa d'arte". Niente riproduzioni fotografiche quindi, niente quadricromie o, se preferisce pluricromie, con puntini e rosette. Le pellicole per le stampe serigrafiche d'arte sono costruite manualmente colore per colore dal serigrafo, vorrei poter dire dall'artista serigrafo o, personalmente, dal pittore che realizzato il quadro. Pennellata per pennellata, seguendo le varie pressioni, i pieni e le velature, cosଠcome le ha realizzate sull'originale l'autore dell'opera.
Ma lei vuol sapere anche quello succede in pratica, materialmente.
Scelto il soggetto, stabilito il periodo di origine, studiato l'autore anche sulla base di altre opere, si porta l'originale alle misure volute attraverso un ingrandimento fotografico e si comincia il lavoro iniziando con lo stabilire visivamente e con la massima attenzione da quanti colori à© formata l'immagine. Attenzione - vuole precisare la signora Caracappa - dimentichiamo i quattro colori classici oggi utilizzati nella stampa comune. Questo non solo perchà©, molto spesso, di norma direi, le tonalità sono di gran lunga superiori alle quattro, ma anche perchà© frequentemente l'artista usa colori che difficilmente possiamo riconoscere fra le scale che utilizziamo comunemente. L'operazione successiva ci porterà , appoggiando un lucido sull'ingrandimento fotografico, per una traccia di partenza, alla delimitazione della sagoma generale prima e a quella, di massima, delle varie zone di colore poi, delle luci e delle ombre. Terminata questa operazione lo studente, sempre manualmente, passa alla preparazione vera e propria delle varie pellicole, colore per colore, con un registro indicato da crocette, tenendo conto - e qui non si scherza - oltre che, naturalmente, del disegno, e mi scusi se insisto su queste cose, della direzione e della forza del segno, delle sfumature, dei pieni e dei vuoti, delle trasparenze, ecc. cosଠcome le ha realizzate l'autore dell'opera.
La stampa
Terminata la fase di preparazione dei lucidi si passa alla realizzazione dei quadri da stampa, dove, in linea di massima, tutto avviene come nella stampa serigrafica classica e dove, come nella serigrafia classica, non bisogna perdere di vista l'importanza del tessuto che deve avere un numero di fili, spessore o orientamento che non devono rischiare di far allontanare il risultato finale da quello che era il lavoro originale. Quando poi, finalmente, si arriva alla stampa, torna ad avere importanza lo studio fatto sul pittore e sulla sua opera. Questo studio permetterà infatti la conoscenza e, quindi, la possibilità di riproduzione, dei valori cromatici dei vari colori che, come si sa, sono peraltro, molto collegati alle tecniche di preparazione dei colori stessi, delle terre, degli impasti, ecc. E' noto, infatti, che la tecnica di approntamento dei colori utilizzati dagli artisti à© variata nel corso dei tempi con risultati ed effetti che solo un occhio esperto può percepire, ma che non possono essere trascurati in una riproduzione d'arte. Dopo tutte queste importanti considerazioni, si passa alla prova di stampa. Può succedere, infatti, che nonostante i colori siano stati individuati nelle loro giuste tonalità e forze, non sempre, o quasi mai, questi colori per la riproduzione dei quali, volenti o nolenti, sono utilizzati inchiostri serigrafici, una volta sovrapposti, avvicinati, diano il risultato che ci si aspettava. Ecco quindi che le prove di stampa ci permettono le opportune correzioni sulla matrice, sul colore, sulla densità degli inchiostri, sulla coprenza o sulla trasparenza, ecc. Arrivati al risultato che si vuole ottenere si passa, infine, alla tiratura definitiva che può avvenire su supporti in carta, tela o legno a seconda dell'originale di partenza. Prima di concludere e come notizia finale per i vostri lettori, posso dire - cosa che forse non tutti conoscono - che il pittore, terminata la stampa a conferma a salvaguardia della tiratura indicata sulla stampa stessa, elimina di suo pugno i lucidi da utilizzare.
Nino Fichera
Una veloce presentazione della Scuola Cova E' fondata nel 1931 da Irene Cova con indirizzi artistici. In seguito, con Decreto del Ministero del Lavoro assume la qualifica di "Centro di Addestramento Professionale" e, successivamente di "Centro di Formazione Professionale" convenzionato e oggi accreditato, con la Regione Lombardia. Col tempo ha ampliato il proprio campo di attività con proposte formative che oggi vanno dal campo della ceramica a quello dell'arredamento, del vetro, dell'arredamento, della multimedialità e della serigrafia. E' certamente una tra le più antiche scuole milanesi ad indirizzo artistico che, peraltro, annovera, tra le personalità del mondo dell'arte che hanno collaborato con essa, nomi come Giò Ponti, Bruno Munari, Nanni Valentini, Nino Caruso, Carlo Zauli e Libero Vitali.
"Non c'à© dubbio, inizia la professoressa Caracappa, che l'allievo che desideri affrontare questo genere di studi debba, già in partenza, possedere alcune sensibilità , direi pittoriche. Deve, cioè, essere in possesso di una predisposizione e di particolari manualità e sensibilità nei confronti del disegno, della pittura e delle arti figurative in genere. E', infatti, noto - continua la mia interlocutrice - che, nella realizzazione di una stampa d'arte serigrafica, possiamo dire, ci sia l'intervento, la presenza, affiancata di due artisti: il pittore autore, dell'opera, e il serigrafo stampatore che deve essere assolutamente in grado di leggere le varie tonalità di colore del lavoro che deve riprodurre, dalla forza e la direzione del segno al messaggio contenuto dal lavoro, specie nel caso di opere moderne. Più specificamente, perchà© è poi quello che ritengo il vostro lettore voglia conoscere, posso dire che il nostro Corso di Tecnico Serigrafo in Stampa d'Arte prevede lo studio delle seguenti materie:
. abilità cromatiche
. tecniche grafico-pittoriche per la realizzazione delle opere da riprodurre
. la tecnica di esecuzione delle selezioni manuali dei colori
. la procedura di montaggio e messa a registro dei vari colori
. la tecnica di allestimento dei quadri serigrafici
. l'abilità nell'eseguire stampe dei soggetti elaborati
. le nozioni necessarie per effettuare le correzioni cromatiche eventualmente necessarie per una fedele riproduzione del lavoro
. gli inchiostri normali e speciali come i glitter, i luminescenti, ecc.
Il corso ha una durata annuale di 430 ore per tre pomeriggi alla settimana, dalle 14,30 alle 18,30.
Signora Caracappa, quale è il programma di Tecnico serigrafo di stampe d'arte?
"In linea di massima il corso inizia prendendo in esame un determinato periodo storico-artistico . Si cerca di capirne le tendenze, le tecniche e le ragioni dell'indirizzo espressivo di quel certo periodo. Si passa poi allo studio di un pittore dello stesso periodo e, successivamente, di uno o più suoi lavori. La nostra ricerca ci permetterà di avvicinarci con le opportune conoscenze all'autore di una determinata opera che poi riprodurremo serigraficamente. Si può capire che questo, quello dello studio approfondito di un pittore, à© un passaggio basilare. Un passaggio che suggeriamo di seguire ai nostri allievi ad ogni opera che poi, nella loro professione, dovessero affrontare. Occorre conoscere, penetrare e, quindi, comprendere il perchà© di un certo segno, di un certo colore, della direzione e della forza di una certa pennellata. Non si può lavorare su un fondo, azzurro, per esempio, senza tener conto del movimento e delle ragioni di quel certo segno, il risultato che ne sortirebbe sarebbe completamente diverso dall'originale. Certo, tutto à© più facile nel caso di un lavoro di un artista vivente. Molto spesso l'autore à©, infatti, a fianco dello stampatore e tutto corre via meglio".
La preparazione dei lucidi
"Tutto quello che vi ho raccontato - prosegue la mia interlocutrice - à© l'importante premessa necessaria alla preparazione dei lucidi, delle pellicole, per la realizzazione dei telai da stampa, della stesura della gelatina, ecc.. E' la condizione generale perchà© la stampa che ne sortirà possa essere definita a pieno merito "stampa d'arte". Niente riproduzioni fotografiche quindi, niente quadricromie o, se preferisce pluricromie, con puntini e rosette. Le pellicole per le stampe serigrafiche d'arte sono costruite manualmente colore per colore dal serigrafo, vorrei poter dire dall'artista serigrafo o, personalmente, dal pittore che realizzato il quadro. Pennellata per pennellata, seguendo le varie pressioni, i pieni e le velature, cosଠcome le ha realizzate sull'originale l'autore dell'opera.
Ma lei vuol sapere anche quello succede in pratica, materialmente.
Scelto il soggetto, stabilito il periodo di origine, studiato l'autore anche sulla base di altre opere, si porta l'originale alle misure volute attraverso un ingrandimento fotografico e si comincia il lavoro iniziando con lo stabilire visivamente e con la massima attenzione da quanti colori à© formata l'immagine. Attenzione - vuole precisare la signora Caracappa - dimentichiamo i quattro colori classici oggi utilizzati nella stampa comune. Questo non solo perchà©, molto spesso, di norma direi, le tonalità sono di gran lunga superiori alle quattro, ma anche perchà© frequentemente l'artista usa colori che difficilmente possiamo riconoscere fra le scale che utilizziamo comunemente. L'operazione successiva ci porterà , appoggiando un lucido sull'ingrandimento fotografico, per una traccia di partenza, alla delimitazione della sagoma generale prima e a quella, di massima, delle varie zone di colore poi, delle luci e delle ombre. Terminata questa operazione lo studente, sempre manualmente, passa alla preparazione vera e propria delle varie pellicole, colore per colore, con un registro indicato da crocette, tenendo conto - e qui non si scherza - oltre che, naturalmente, del disegno, e mi scusi se insisto su queste cose, della direzione e della forza del segno, delle sfumature, dei pieni e dei vuoti, delle trasparenze, ecc. cosଠcome le ha realizzate l'autore dell'opera.
La stampa
Terminata la fase di preparazione dei lucidi si passa alla realizzazione dei quadri da stampa, dove, in linea di massima, tutto avviene come nella stampa serigrafica classica e dove, come nella serigrafia classica, non bisogna perdere di vista l'importanza del tessuto che deve avere un numero di fili, spessore o orientamento che non devono rischiare di far allontanare il risultato finale da quello che era il lavoro originale. Quando poi, finalmente, si arriva alla stampa, torna ad avere importanza lo studio fatto sul pittore e sulla sua opera. Questo studio permetterà infatti la conoscenza e, quindi, la possibilità di riproduzione, dei valori cromatici dei vari colori che, come si sa, sono peraltro, molto collegati alle tecniche di preparazione dei colori stessi, delle terre, degli impasti, ecc. E' noto, infatti, che la tecnica di approntamento dei colori utilizzati dagli artisti à© variata nel corso dei tempi con risultati ed effetti che solo un occhio esperto può percepire, ma che non possono essere trascurati in una riproduzione d'arte. Dopo tutte queste importanti considerazioni, si passa alla prova di stampa. Può succedere, infatti, che nonostante i colori siano stati individuati nelle loro giuste tonalità e forze, non sempre, o quasi mai, questi colori per la riproduzione dei quali, volenti o nolenti, sono utilizzati inchiostri serigrafici, una volta sovrapposti, avvicinati, diano il risultato che ci si aspettava. Ecco quindi che le prove di stampa ci permettono le opportune correzioni sulla matrice, sul colore, sulla densità degli inchiostri, sulla coprenza o sulla trasparenza, ecc. Arrivati al risultato che si vuole ottenere si passa, infine, alla tiratura definitiva che può avvenire su supporti in carta, tela o legno a seconda dell'originale di partenza. Prima di concludere e come notizia finale per i vostri lettori, posso dire - cosa che forse non tutti conoscono - che il pittore, terminata la stampa a conferma a salvaguardia della tiratura indicata sulla stampa stessa, elimina di suo pugno i lucidi da utilizzare.
Nino Fichera
Una veloce presentazione della Scuola Cova E' fondata nel 1931 da Irene Cova con indirizzi artistici. In seguito, con Decreto del Ministero del Lavoro assume la qualifica di "Centro di Addestramento Professionale" e, successivamente di "Centro di Formazione Professionale" convenzionato e oggi accreditato, con la Regione Lombardia. Col tempo ha ampliato il proprio campo di attività con proposte formative che oggi vanno dal campo della ceramica a quello dell'arredamento, del vetro, dell'arredamento, della multimedialità e della serigrafia. E' certamente una tra le più antiche scuole milanesi ad indirizzo artistico che, peraltro, annovera, tra le personalità del mondo dell'arte che hanno collaborato con essa, nomi come Giò Ponti, Bruno Munari, Nanni Valentini, Nino Caruso, Carlo Zauli e Libero Vitali.