3.12.2012
SAATI, l'azienda dove si assumono i cinquantenni

Nei giorni scorsi a premiare la Saati per la continuità d'impresa, miglior azienda in tutta la Lombardia, è stata la Camera di Commercio di Milano
Quasi un ossimoro in una multinazionale all’avanguardia, con oltre 800 dipendenti al lavoro nei tre continenti e produzione che spazia dalla serigrafia ai tessuti tecnici, dal carbonio alle fibre per filtrazione utilizzate nelle automobili, fino ai giubbetti antiproiettile e le componenti per I-Phone e I-Touch. «Noi investiamo l’1,5% del nostro fatturato in ricerca e sviluppo – prosegue il presidente – e occupiamo molti giovani di altissima specializzazione in Italia ma anche in Cina e in India. Solo ci siamo accorti che in certi ruoli è meglio privilegiare l’esperienza, una dote che si matura in anni di lavoro e che la formazione da sola non può dare».
Un po’ come l’Inter del triplete, che si allena a un tiro di schioppo da qui e di cui Novaresi, che è stato anche vicino di casa di mister Mourinho, è tifosissimo. «Una squadra ha bisogno di senatori che vanno motivati e di giovani che hanno voglia d’imparare – sorride –. Alla Saati abbiamo cercato di fare lo stesso, non solo per i manager ma anche in produzione». Così in un periodo di crisi nera anche sul Lario l’azienda di Appiano è diventata la ciambella di salvataggio per diversi lavoratori che, licenziati da altre realtà produttive, si sono reinventati qui.
«Le nostre radici sono qui, la nostra testa e il nostro business sono proiettati nel mondo. Abbiamo più di 800 dipendenti e la lingua dell’azienda è l’inglese, non per un vezzo ma perché quando facciamo le riunioni, collegati con le filiali in Usa, Cina e India ci serve una lingua comune con cui comunicare». Un’eccellenza tutta italiana giunta alla terza generazione, tanto che nei giorni scorsi a premiare la Saati per la continuità d’impresa, miglior azienda in tutta la Lombardia, è stata la Camera di Commercio di Milano.
«Ha iniziato mio nonno, Italo Ogliaro, con la produzione di burrati di seta per setacciare la farina, poi siamo passati alla serigrafia, i paracadute ed evolvendoci continuamente siamo diventati quello che siamo oggi». La seconda azienda al mondo per la produzione di tessuti di precisione, con oltre il 90% della produzione venduto all’estero, in oltre 85 Paesi. Probabilmente ognuno di noi ha in tasca o in auto qualcosa che è stato filato dalle centinaia di telai che tessono notte e giorno, qui ad Appiano come nelle altre sedi produttive dell’azienda.