18.06.2007
Pubblicità Esterna: AUDIPOSTER a quota 60.000 impianti.
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Arricchita di 34.000 nuovi impianti, la ricerca sull'audience della pubblicità esterna è sempre più vicina alla completezza. Il presidente di Audiposter Giovana Maggioni: "Tutti gli impianti sono catalogati georeferenziati e monitorati day by day. Spiccano quelli dell'arredo urbano, settore in grande espansione. Monitoriamo non le singole città , ma le ‘grandi metropoli': capoluogo più hinterland".
Si è svolto a Milano alla presenza dei più qualificati esponenti del mondo pubblicitario e imprenditoriale, il convegno organizzato da Audiposter per la presentazione dei nuovi dati che rappresentano l'aggiornamento e l'estensione dell'indagine sull'audience della pubblicità esterna.
Con questa ricerca, l'affissione ha significativamente ampliato la varietà e la quantità dei dati forniti: realizzata con una metodologia originale e innovativa, essa produce oggi i dati di copertura e frequenza dei contatti per quasi 60.000 impianti. Questo mezzo di comunicazione flessibile e impattante può dunque essere misurato in modo preciso e puntuale in riferimento a tutti gli impianti: grandi e piccoli, centrali e periferici, tradizionali e innovativi. Giovanna Maggioni, direttore centrale di Upa e presidente di Audiposter, ha affermato "Due anni fa "siamo partiti con una scommessa: fare in modo che l'affissione avesse dati puntuali e precisi, come li hanno gli altri mezzi. Una scommessa che abbiamo vinto grazie a fattori come l'utilizzo del Gps messo a punto da Eurisko, che rileva l'audience effettiva di ogni singolo impianto o la crescente affinità dell'individuo/consumatore con la mobilità , la città e la vita out of home. Se nella prima tappa avevamo parlato di 24.000 poster in 42 città , pari al 65% dell'impiantistica, oggi con i 34.000 impianti inseriti arriviamo ai 60.000 circa, tutti catalogati georeferenziati e monitorati day by day. Tra questi nuovi impianti spiccano quelli dell'arredo urbano settore in grande espansione e al quale vengono attribuiti tassi di crescita per il prossimo biennio tra i più elevati dell'intero mercato della comunicazione. Fra i passi avanti che l'indagine ci ha consentito di fare spicca anche la maggior comprensione del concetto di ‘grande metropoli': Milano, ad esempio, comprende anche la prima e la seconda cerchia dei comuni limitrofi; tanto è vero che i capoluoghi monitorati sono 42, ma i comuni effettivi sono oltre 200". Ernesto Pala, ceo di Zenith Optimedia Group e presidente della Consulta Media di AssoComunicazione, si è focalizzato sul tema delle strategie innovative. "Quando un mercato ha potuto contare su dati effettivi, questo mercato ha sempre prosperato: senza dati si corrono ovviamente troppi rischi. Detto questo, sarebbe però superficiale ridurre le valenze di Audiposter ai soli Grp: in uno scenario sempre più complesso, in cui il ‘nuovo' si sovrappone al ‘vecchio' senza sostituirlo, dall'affissione va estrapolata la sua grande capacità di relazionarsi in modo empatico con il consumatore. Esposizione e relazione non sono la stessa cosa e fermarsi ai Grp vorrebbe dire parlare di un elemento importante ma non sufficiente". Francesco Celentano, presidente di AAPI e vicepresidente di Audiposter, ha polemizzato ricordando la scarsa considerazione generale di cui il mezzo continua a godere. "Siamo partiti due anni fa con la speranza di uno spostamento dalla tattica versa la strategia, di crescente trasparenza, di una ricerca di reale creatività ad ho: come associazione ci siamo dati da fare ampliando anche la stessa base associativa, ma è certo che i passi avanti che stiamo facendo avvengono con ritmi rallentati. Resta senz'altro il fatto che questa indagine, che non è basata sul contestatissimo ricordo, è sicuramente la più avanzata fra tutti gli strumenti di misurazione dell'audience dei media e ritengo che le quote sul totale mercato assegnate all'affissione (circa il 4%) e al totale esterna (circa l'8%) siano da considerate sottostimate di un paio di punti. Inoltre, il progressivo miglioramento della qualità dell'impiantistica, consente all'esterna di catalizzare l'attenzione di settori (lusso, alta moda, griffe) che un tempo sarebbero stati inavvicinabili. Peccato che i grandi centri media continuino a considerare l'esterna un mezzo residuale".
(P.Italia)
Con questa ricerca, l'affissione ha significativamente ampliato la varietà e la quantità dei dati forniti: realizzata con una metodologia originale e innovativa, essa produce oggi i dati di copertura e frequenza dei contatti per quasi 60.000 impianti. Questo mezzo di comunicazione flessibile e impattante può dunque essere misurato in modo preciso e puntuale in riferimento a tutti gli impianti: grandi e piccoli, centrali e periferici, tradizionali e innovativi. Giovanna Maggioni, direttore centrale di Upa e presidente di Audiposter, ha affermato "Due anni fa "siamo partiti con una scommessa: fare in modo che l'affissione avesse dati puntuali e precisi, come li hanno gli altri mezzi. Una scommessa che abbiamo vinto grazie a fattori come l'utilizzo del Gps messo a punto da Eurisko, che rileva l'audience effettiva di ogni singolo impianto o la crescente affinità dell'individuo/consumatore con la mobilità , la città e la vita out of home. Se nella prima tappa avevamo parlato di 24.000 poster in 42 città , pari al 65% dell'impiantistica, oggi con i 34.000 impianti inseriti arriviamo ai 60.000 circa, tutti catalogati georeferenziati e monitorati day by day. Tra questi nuovi impianti spiccano quelli dell'arredo urbano settore in grande espansione e al quale vengono attribuiti tassi di crescita per il prossimo biennio tra i più elevati dell'intero mercato della comunicazione. Fra i passi avanti che l'indagine ci ha consentito di fare spicca anche la maggior comprensione del concetto di ‘grande metropoli': Milano, ad esempio, comprende anche la prima e la seconda cerchia dei comuni limitrofi; tanto è vero che i capoluoghi monitorati sono 42, ma i comuni effettivi sono oltre 200". Ernesto Pala, ceo di Zenith Optimedia Group e presidente della Consulta Media di AssoComunicazione, si è focalizzato sul tema delle strategie innovative. "Quando un mercato ha potuto contare su dati effettivi, questo mercato ha sempre prosperato: senza dati si corrono ovviamente troppi rischi. Detto questo, sarebbe però superficiale ridurre le valenze di Audiposter ai soli Grp: in uno scenario sempre più complesso, in cui il ‘nuovo' si sovrappone al ‘vecchio' senza sostituirlo, dall'affissione va estrapolata la sua grande capacità di relazionarsi in modo empatico con il consumatore. Esposizione e relazione non sono la stessa cosa e fermarsi ai Grp vorrebbe dire parlare di un elemento importante ma non sufficiente". Francesco Celentano, presidente di AAPI e vicepresidente di Audiposter, ha polemizzato ricordando la scarsa considerazione generale di cui il mezzo continua a godere. "Siamo partiti due anni fa con la speranza di uno spostamento dalla tattica versa la strategia, di crescente trasparenza, di una ricerca di reale creatività ad ho: come associazione ci siamo dati da fare ampliando anche la stessa base associativa, ma è certo che i passi avanti che stiamo facendo avvengono con ritmi rallentati. Resta senz'altro il fatto che questa indagine, che non è basata sul contestatissimo ricordo, è sicuramente la più avanzata fra tutti gli strumenti di misurazione dell'audience dei media e ritengo che le quote sul totale mercato assegnate all'affissione (circa il 4%) e al totale esterna (circa l'8%) siano da considerate sottostimate di un paio di punti. Inoltre, il progressivo miglioramento della qualità dell'impiantistica, consente all'esterna di catalizzare l'attenzione di settori (lusso, alta moda, griffe) che un tempo sarebbero stati inavvicinabili. Peccato che i grandi centri media continuino a considerare l'esterna un mezzo residuale".
(P.Italia)