8.01.2006
SERIGRAFIA E TAMPOGRAFIA AFFIANCATE

Alla Syros di Vignate (MI)
SERIGRAFIA E TAMPOGRAFIA AFFIANCATE
E, presto, il ricamo
La Syros di Vignate, un azienda giovane come giovani sono i due titolari, i fratelli Franchetti: Mauro di 45 anni e Umberto di 41. Un ambiente giovane, quindi, ma carico di voglia di fare, e creatività .
La Syros alla nascita
"La Syros, inizia Umberto Franchetti, è nata il 30 marzo 1994. L'azienda era intestata a mia moglie, mentre io e mio fratello, gli unici collaboratori, prestavamo la nostra opera come liberi professionisti, con un contratto di collaborazione continua, coordinata.
Inizia come serigrafia per la stampa su magliette e su tessuto in genere e per la stampa su materiale autoadesivo. Di base, sono prodotti promozionali."
Il gennaio 1995
"Mi piacerebbe, continua Umberto Franchetti, che, a questa data fosse dato un importante risalto. Infatti, da quella data inizia la nostra ascesa verso le posizioni, e le soddisfazioni, professionali d'oggi e la nostra trasformazione da un piccola azienda con basi e concetti assolutamente artigianali ad azienda con concetti industriali. Io e mio fratello ci si occupava di tutto: dalla preparazione dei telai alla stampa, alle consegne ai clienti. L'aggettivo "artigianali" che ho appena usato non deve però dire che la nostra attrezzatura non fosse sufficiente nei confronti del mercato al quale ci rivolgevamo a quei tempi. Avevamo, infatti, una macchina serigrafica a carosello a 6 colori, semiautomatica, un piccolo forno a raggi infrarossi e raggi UV, e ben 4 macchine serigrafiche piane semiautomatica 40x50 - per la stampa su adesivo.
Lavoravamo, praticamente, per un'unica azienda italiana, leader del mercato, che ci impegnava in senso completo ogni ora della nostra giornata lavorativa. Nei ritagli di tempo, pochi, riuscivamo ad occuparci anche di lavori per piccoli clienti.
Ecco, quindi, il gennaio 1995. Un data importante, come ho detto. Il tutto inizia con l'inserimento in azienda di una nuova macchina serigrafica a carosello a 6 colori e di un nuovo forno di asciugatura IR e UV più grande e di concetto moderno. Una complesso di attrezzature che, affiancate a quelle già esistenti, ci ha permesso di raggiungere, già da allora, la stampa di oltre 3.000 magliette il giorno e l'inserimento di una serie di nuovi clienti. Quasi contemporaneamente, il lavoro di un'importante casa editrice rende possibile l'utilizzazione a tempo pieno delle macchine piane già da tempo in azienda per la realizzazione, di adesivi che erano utilizzati per raccoglitori per l'assemblaggio di raccolte di dispense, o per spedizioni postali, ecc. Era l'inizio del nuovo percorso della Syros"
Nel 1997, ecco la tampografia
"Un'altro momento importante per la Syros. Eravamo attorno alla metà del 1997, quando nella nostra azienda entra la prima macchina tampografica, una 4 colori della Comec, acquistata per metterci di affrontare una serie di richieste di alcuni nostri clienti che avevano l'esigenza di stampare su piccoli oggetti anche tondi come penne, portachiavi, ecc. Con questa macchina anche i nostri primi due collaboratori. Nel frattempo, io e mio fratello avevamo rilevato l'azienda, in modo ufficiale.
Dobbiamo ricordare, s'inserisce il fratello Mauro, che noi affrontavamo già da tempo il mercato dei piccoli oggetti promozionali con una macchina serigrafica specifica. La serigrafia, però com'è noto, non permette però la facilità di impiego e la velocità che, nella tampografia, Nello stesso periodo, una macchina automatica per la piegatura e l'imbustamento delle magliette. Una macchina che ci ha permesso, grazie alla sua capacità di lavoro per 700 cicli l'ora, di poterci occupare di altre lavorazioni e altri mercati.
Nel 2002, alla prima macchina tampografica, ne abbiamo affiancato una seconda, una Comec a 2 colori con una giustezza massima di stampa raggiungibile di 13 cm. Alla quale abbiamo subito affiancato un bromografo per la realizzazione dei clichà©.
Nel 2000, una nuova macchina per la stampa serigrafica su magliette
"Come abbiamo visto abbiamo affrontato questo mercato già dal 1995 con una macchina serigrafica a carosello. Si trattava però di una macchina, acquistata di "seconda mano" e, per giunta, molto rumorosa, che abbisognava di continui interventi di manutenzione. Per queste ragioni, ma anche perchà© l'evoluzione del lavoro lo suggeriva, all'inizio del 2000, abbiamo ritenuto opportuno sostituirla con una macchina più importante, una 8 colori, un'Alfa 8 della Tek Ind che ha permesso un passo importante in avanti nella qualità dei nostri lavori. A questa macchina abbiamo affiancato un nuovo di asciugatura forno di 6 metri ed un nuovo impianto di aspirazione "a ragno".
SERIGRAFIA E TAMPOGRAFIA AFFIANCATE
E, presto, il ricamo
La Syros di Vignate, un azienda giovane come giovani sono i due titolari, i fratelli Franchetti: Mauro di 45 anni e Umberto di 41. Un ambiente giovane, quindi, ma carico di voglia di fare, e creatività .
La Syros alla nascita
"La Syros, inizia Umberto Franchetti, è nata il 30 marzo 1994. L'azienda era intestata a mia moglie, mentre io e mio fratello, gli unici collaboratori, prestavamo la nostra opera come liberi professionisti, con un contratto di collaborazione continua, coordinata.
Inizia come serigrafia per la stampa su magliette e su tessuto in genere e per la stampa su materiale autoadesivo. Di base, sono prodotti promozionali."
Il gennaio 1995
"Mi piacerebbe, continua Umberto Franchetti, che, a questa data fosse dato un importante risalto. Infatti, da quella data inizia la nostra ascesa verso le posizioni, e le soddisfazioni, professionali d'oggi e la nostra trasformazione da un piccola azienda con basi e concetti assolutamente artigianali ad azienda con concetti industriali. Io e mio fratello ci si occupava di tutto: dalla preparazione dei telai alla stampa, alle consegne ai clienti. L'aggettivo "artigianali" che ho appena usato non deve però dire che la nostra attrezzatura non fosse sufficiente nei confronti del mercato al quale ci rivolgevamo a quei tempi. Avevamo, infatti, una macchina serigrafica a carosello a 6 colori, semiautomatica, un piccolo forno a raggi infrarossi e raggi UV, e ben 4 macchine serigrafiche piane semiautomatica 40x50 - per la stampa su adesivo.
Lavoravamo, praticamente, per un'unica azienda italiana, leader del mercato, che ci impegnava in senso completo ogni ora della nostra giornata lavorativa. Nei ritagli di tempo, pochi, riuscivamo ad occuparci anche di lavori per piccoli clienti.
Ecco, quindi, il gennaio 1995. Un data importante, come ho detto. Il tutto inizia con l'inserimento in azienda di una nuova macchina serigrafica a carosello a 6 colori e di un nuovo forno di asciugatura IR e UV più grande e di concetto moderno. Una complesso di attrezzature che, affiancate a quelle già esistenti, ci ha permesso di raggiungere, già da allora, la stampa di oltre 3.000 magliette il giorno e l'inserimento di una serie di nuovi clienti. Quasi contemporaneamente, il lavoro di un'importante casa editrice rende possibile l'utilizzazione a tempo pieno delle macchine piane già da tempo in azienda per la realizzazione, di adesivi che erano utilizzati per raccoglitori per l'assemblaggio di raccolte di dispense, o per spedizioni postali, ecc. Era l'inizio del nuovo percorso della Syros"
Nel 1997, ecco la tampografia
"Un'altro momento importante per la Syros. Eravamo attorno alla metà del 1997, quando nella nostra azienda entra la prima macchina tampografica, una 4 colori della Comec, acquistata per metterci di affrontare una serie di richieste di alcuni nostri clienti che avevano l'esigenza di stampare su piccoli oggetti anche tondi come penne, portachiavi, ecc. Con questa macchina anche i nostri primi due collaboratori. Nel frattempo, io e mio fratello avevamo rilevato l'azienda, in modo ufficiale.
Dobbiamo ricordare, s'inserisce il fratello Mauro, che noi affrontavamo già da tempo il mercato dei piccoli oggetti promozionali con una macchina serigrafica specifica. La serigrafia, però com'è noto, non permette però la facilità di impiego e la velocità che, nella tampografia, Nello stesso periodo, una macchina automatica per la piegatura e l'imbustamento delle magliette. Una macchina che ci ha permesso, grazie alla sua capacità di lavoro per 700 cicli l'ora, di poterci occupare di altre lavorazioni e altri mercati.
Nel 2002, alla prima macchina tampografica, ne abbiamo affiancato una seconda, una Comec a 2 colori con una giustezza massima di stampa raggiungibile di 13 cm. Alla quale abbiamo subito affiancato un bromografo per la realizzazione dei clichà©.
Nel 2000, una nuova macchina per la stampa serigrafica su magliette
"Come abbiamo visto abbiamo affrontato questo mercato già dal 1995 con una macchina serigrafica a carosello. Si trattava però di una macchina, acquistata di "seconda mano" e, per giunta, molto rumorosa, che abbisognava di continui interventi di manutenzione. Per queste ragioni, ma anche perchà© l'evoluzione del lavoro lo suggeriva, all'inizio del 2000, abbiamo ritenuto opportuno sostituirla con una macchina più importante, una 8 colori, un'Alfa 8 della Tek Ind che ha permesso un passo importante in avanti nella qualità dei nostri lavori. A questa macchina abbiamo affiancato un nuovo di asciugatura forno di 6 metri ed un nuovo impianto di aspirazione "a ragno".

La realizzazione dei telai serigrafici
"Con la nuova macchina serigrafica e l'aumento del lavoro procurato abbiamo deciso che la realizzazione dei telai potesse essere più economica se affidata ad un'azienda esterna, la Quaglia di Azzano S. Paolo (BG), alla quale commissioniamo, da quel momento, anche la realizzazione delle fotolito sia per la serigrafia, sia per la tampografia."
Del transfer o trasferimento a caldo, cosa ne pensate?
"In effetti, non lo usiamo molto, praticamente solo per la decorazione dei cappellini.
Per l'utilizzo in altri capi di abbigliamento, come le T-Shirt, per esempio, abbiamo sempre ferito attenerci alle indicazioni di un certo tipo di mercato che, praticamente da sempre, sconsiglia questo tipo di lavorazione che rende i prodotti fastidiosi per la loro bassa permeabilità all'aria e bassissime possibilità di traspirazione, almeno per la parte con la grafica o l'immagine".
La resinatura ed il ricamo nel futuro. Importanti frutti del marketing Syros
"Si tratta di tue tecnologie che presto, nella nostra azienda, si affiancheranno alla serigrafia ed alla tampografia.
Più complesso il discorso relativo alla resinatura che permette certamente di affrontare un mercato aperto ed interessante, un mercato nel quale già operiamo con le attrezzature che utilizziamo da tempo, la serigrafia e la tampografia, ma nei confronti del quale occorrerà sondare un po' più a fondo e, perchà© no, guidare, la mentalità dei nostri clienti.
Più facile e con maggiori aperture è invece il ricamo. Entro ottobre sarà funzionante, presso il nostro stabilimento una macchina americana a quattro teste alle quali, all'occorrenza, possiamo affiancare tutti punti ricamo che ci necessitassero, fino ad altre 27. Con questo tecnologia, anche perchà© lo chiede una certa evoluzione del mercato e perchà©, in effetti, i risultati finali sono superiori, sostituiremo l'utilizzo del trasferimento a caldo nella decorazione di alcuni lavori come la stampa dei cappellini. L'importanza di queste macchine è anche nella loro tecnologia che permette, volendolo, la realizzazione di un disegno per ognuna delle teste. Tutto com' è noto è comandato dal computer attraverso programmi specifici in grado di considerare tutto il passaggio del lavoro, dalla lunghezza del punto alla tensione dei fili, ecc.
"Con la nuova macchina serigrafica e l'aumento del lavoro procurato abbiamo deciso che la realizzazione dei telai potesse essere più economica se affidata ad un'azienda esterna, la Quaglia di Azzano S. Paolo (BG), alla quale commissioniamo, da quel momento, anche la realizzazione delle fotolito sia per la serigrafia, sia per la tampografia."
Del transfer o trasferimento a caldo, cosa ne pensate?
"In effetti, non lo usiamo molto, praticamente solo per la decorazione dei cappellini.
Per l'utilizzo in altri capi di abbigliamento, come le T-Shirt, per esempio, abbiamo sempre ferito attenerci alle indicazioni di un certo tipo di mercato che, praticamente da sempre, sconsiglia questo tipo di lavorazione che rende i prodotti fastidiosi per la loro bassa permeabilità all'aria e bassissime possibilità di traspirazione, almeno per la parte con la grafica o l'immagine".
La resinatura ed il ricamo nel futuro. Importanti frutti del marketing Syros
"Si tratta di tue tecnologie che presto, nella nostra azienda, si affiancheranno alla serigrafia ed alla tampografia.
Più complesso il discorso relativo alla resinatura che permette certamente di affrontare un mercato aperto ed interessante, un mercato nel quale già operiamo con le attrezzature che utilizziamo da tempo, la serigrafia e la tampografia, ma nei confronti del quale occorrerà sondare un po' più a fondo e, perchà© no, guidare, la mentalità dei nostri clienti.
Più facile e con maggiori aperture è invece il ricamo. Entro ottobre sarà funzionante, presso il nostro stabilimento una macchina americana a quattro teste alle quali, all'occorrenza, possiamo affiancare tutti punti ricamo che ci necessitassero, fino ad altre 27. Con questo tecnologia, anche perchà© lo chiede una certa evoluzione del mercato e perchà©, in effetti, i risultati finali sono superiori, sostituiremo l'utilizzo del trasferimento a caldo nella decorazione di alcuni lavori come la stampa dei cappellini. L'importanza di queste macchine è anche nella loro tecnologia che permette, volendolo, la realizzazione di un disegno per ognuna delle teste. Tutto com' è noto è comandato dal computer attraverso programmi specifici in grado di considerare tutto il passaggio del lavoro, dalla lunghezza del punto alla tensione dei fili, ecc.

Si sa che uno dei problemi di chi stampa è nei problemi degli originali da riprodurre, come affrontate la cosa?
"Si è vero, questo è il famoso "dito nella piaga" anche se è una situazione che ci permette di offrire al nostro cliente, direttamente dal nostro interno, un servizio che non tutti i nostri concorrenti sono in grado di offrire. In linea di massima, riceviamo dal cliente un CD all'interno del quale troviamo il file del bozzetto da riprodurre e, fin qui, nessun problema. Il problema è, invece, purtroppo riscontrabile nella scarsa conoscenza dei grafico delle varie tecniche di stampa, conoscenza che per forza di cose è poi riscontrabile negli originali che ci sono trasmessi dal CD. Ecco, quindi, che, molto spesso, siamo costretti ad intervenire sul lavoro che ci è trasmesso per adattarlo alla tecnica di stampa che dovrà essere utilizzata. Non è molto facile, per esempio, far capire che un conto è vedere una quadricromia riprodotta su un foglio di carta bianca, un altro è doverla stampare su un tessuto dove si è costretti ad anticipare la stampa con un fondo bianco. Senza poi dimenticare la capacità di assorbenza dei diversi supporti, la qualità degli inchiostri, la loro opacità o trasparenza, ecc.. Ma, come ho detto prima, questo è uno dei "plus" che la Syros offre, con piacere, ai propri clienti."
Frequentemente si sente però parlare di quadricromie che tengono conto del colore del tessuto.
E' vero, continua Mauro Franchetti, spesso si sente dire di impianti di fotolito che tengono conto del colore di fondo del tessuto e della sua capacità di influenzare la quadricromia. Si lavora, per un esempio, con un cyan su un tessuto giallo per ottenere un verde, ma sono certamente lavori che non possono garantire la definizione richiesta al lavoro. Per quanto ci riguarda non siamo d'accordo, s'inserisce Umberto Fianchetti: posso, infatti, dire che in Syros, molto spesso, lavoriamo certe parti dell'immagine con un passaggio di nero anche se dobbiamo stampare su fondo nero. Questo ci permette ottenere, con una più alta definizione, un maggior rispetto del disegno dell'immagine da riprodurre e questo, senza trascurare il fondo di bianco preventivo di cui abbiamo parlato. Uno dei nostri compiti maggiori è, quindi, far capire al cliente quale sarà , per forza di cose, il risultato finale, arrivando con lui ad un compromesso che lo accontenti e che, comunque, è sempre costruito nel suo interesse.
"Si è vero, questo è il famoso "dito nella piaga" anche se è una situazione che ci permette di offrire al nostro cliente, direttamente dal nostro interno, un servizio che non tutti i nostri concorrenti sono in grado di offrire. In linea di massima, riceviamo dal cliente un CD all'interno del quale troviamo il file del bozzetto da riprodurre e, fin qui, nessun problema. Il problema è, invece, purtroppo riscontrabile nella scarsa conoscenza dei grafico delle varie tecniche di stampa, conoscenza che per forza di cose è poi riscontrabile negli originali che ci sono trasmessi dal CD. Ecco, quindi, che, molto spesso, siamo costretti ad intervenire sul lavoro che ci è trasmesso per adattarlo alla tecnica di stampa che dovrà essere utilizzata. Non è molto facile, per esempio, far capire che un conto è vedere una quadricromia riprodotta su un foglio di carta bianca, un altro è doverla stampare su un tessuto dove si è costretti ad anticipare la stampa con un fondo bianco. Senza poi dimenticare la capacità di assorbenza dei diversi supporti, la qualità degli inchiostri, la loro opacità o trasparenza, ecc.. Ma, come ho detto prima, questo è uno dei "plus" che la Syros offre, con piacere, ai propri clienti."
Frequentemente si sente però parlare di quadricromie che tengono conto del colore del tessuto.
E' vero, continua Mauro Franchetti, spesso si sente dire di impianti di fotolito che tengono conto del colore di fondo del tessuto e della sua capacità di influenzare la quadricromia. Si lavora, per un esempio, con un cyan su un tessuto giallo per ottenere un verde, ma sono certamente lavori che non possono garantire la definizione richiesta al lavoro. Per quanto ci riguarda non siamo d'accordo, s'inserisce Umberto Fianchetti: posso, infatti, dire che in Syros, molto spesso, lavoriamo certe parti dell'immagine con un passaggio di nero anche se dobbiamo stampare su fondo nero. Questo ci permette ottenere, con una più alta definizione, un maggior rispetto del disegno dell'immagine da riprodurre e questo, senza trascurare il fondo di bianco preventivo di cui abbiamo parlato. Uno dei nostri compiti maggiori è, quindi, far capire al cliente quale sarà , per forza di cose, il risultato finale, arrivando con lui ad un compromesso che lo accontenti e che, comunque, è sempre costruito nel suo interesse.
Rimanendo sul tema, come vi comporterete con il ricamo, vista la molto probabile impreparazione del grafico?
Non c'è dubbio, sappiamo già di dovere affrontare le stesse difficoltà , se non addirittura maggiori, nei lavori da realizzare con ricamo.
Sarà molto difficile parlare di lunghezza del punto, di punciatura, di tiraggio del punto, dell'importanza delle caratteristiche del tessuto: una cosa è lavorare su un tessuto jeans ed un'alta è ricamare l'organza. Tutte situazioni alle quali lo studio di base del grafico dovrà tenere conto. Anche per il ricamo, opereremo con i nostri clienti sulla base degli stessi principi che ho illustrato parlando dei definitivi per la serigrafia o la tampografia.
Di fronte alle varie tecnologie che la Syros può proporre, lasciate al cliente la scelta di come realizzare un lavoro o decide voi sulla base delle vostre esperienze?
"I nostri clienti ci lasciano, in linea di massima, la scelta, anche perchà©, come abbiamo già visto, non sono molti le aziende in grado di conoscere a fondo le varie tecniche ed i risultati ottenibili. Naturalmente, prima di iniziare il lavoro, descriviamo loro le ragioni che ci hanno portato ad una certa scelta, spesso tecniche, ma ancor spesso economiche."
Nino Fichera
(per maggiori dettagli relativi al contenuto dell'articolo: Syros-Vignate. Via del Lavoro 62 - tel.0295350295)
(l'articolo è stato realizzato da Nino Fichera per Graph Creative ed è apparso sul numerosi novembre/dicembre 2005 della rivista)
Per articoli relativi a prodotti, persone, aziende, ecc. : Nino Fichera-Studio Enne Effe - tel. 02501692 - e-mail:effemino@fiscali.it
Non c'è dubbio, sappiamo già di dovere affrontare le stesse difficoltà , se non addirittura maggiori, nei lavori da realizzare con ricamo.
Sarà molto difficile parlare di lunghezza del punto, di punciatura, di tiraggio del punto, dell'importanza delle caratteristiche del tessuto: una cosa è lavorare su un tessuto jeans ed un'alta è ricamare l'organza. Tutte situazioni alle quali lo studio di base del grafico dovrà tenere conto. Anche per il ricamo, opereremo con i nostri clienti sulla base degli stessi principi che ho illustrato parlando dei definitivi per la serigrafia o la tampografia.
Di fronte alle varie tecnologie che la Syros può proporre, lasciate al cliente la scelta di come realizzare un lavoro o decide voi sulla base delle vostre esperienze?
"I nostri clienti ci lasciano, in linea di massima, la scelta, anche perchà©, come abbiamo già visto, non sono molti le aziende in grado di conoscere a fondo le varie tecniche ed i risultati ottenibili. Naturalmente, prima di iniziare il lavoro, descriviamo loro le ragioni che ci hanno portato ad una certa scelta, spesso tecniche, ma ancor spesso economiche."
Nino Fichera
(per maggiori dettagli relativi al contenuto dell'articolo: Syros-Vignate. Via del Lavoro 62 - tel.0295350295)
(l'articolo è stato realizzato da Nino Fichera per Graph Creative ed è apparso sul numerosi novembre/dicembre 2005 della rivista)
Per articoli relativi a prodotti, persone, aziende, ecc. : Nino Fichera-Studio Enne Effe - tel. 02501692 - e-mail:effemino@fiscali.it