5.03.2006
QUANDO LA SERIGRAFIA SI ALLEA

Il taglio laser
Quando la serigrafia si allea
Abbiamo appena ultimato la pubblicazione di un lavoro, in quattro parti, dedicato alla tecnologia laser. A complemento di quell'interessante lavoro appronteremo da questo numero, una serie di articoli attraverso i quali esporremo esperienze di serigrafie, litografie o ecc. che, a fianco delle macchine da stampa, utilizzano tecnologie laser per la realizzazione di una serie di importanti prodotti come le tastiere a membrana, le lampade ad elettoluminescenza, ecc. Per dare inizio a questa rassegna abbiamo incontrato ii signor Cesare Pelosi e il Signor Mario Cassinari, rispettivamente direttore tecnico e responsabile commerciale della PieffepiVision srl di Vidigulfo (Pavia).
Quando la serigrafia si allea
Abbiamo appena ultimato la pubblicazione di un lavoro, in quattro parti, dedicato alla tecnologia laser. A complemento di quell'interessante lavoro appronteremo da questo numero, una serie di articoli attraverso i quali esporremo esperienze di serigrafie, litografie o ecc. che, a fianco delle macchine da stampa, utilizzano tecnologie laser per la realizzazione di una serie di importanti prodotti come le tastiere a membrana, le lampade ad elettoluminescenza, ecc. Per dare inizio a questa rassegna abbiamo incontrato ii signor Cesare Pelosi e il Signor Mario Cassinari, rispettivamente direttore tecnico e responsabile commerciale della PieffepiVision srl di Vidigulfo (Pavia).

Due veloci parole di presentazione della Pieffepi
"La Pieffepi, inizia il signor Pelosi, è un'azienda serigrafica nata nel 1988 a Siziano, nei pressi di Vidigulfo, con un indirizzo produttivo preciso: le tastiere a membrana ad uso industriale. Un tipo di proposta che è tuttora il fiore all'occhiello della nostra azienda nonostante che il nostro catalogo presenti una serie di altri, ugualmente importanti, prodotti. La Pieffepi di oggi, è una srl, è condotta da tre soci: Cesare Pelosi, Franco Pelosi e Piercarlo Paveri.
L'utilizzo del laser nelle tastiera a membrana.Chi ha una certa conoscenza di questo mercato, sa che la "formatura" della tastiera a membrana non è nata con l'utilizzo delle macchine digitali per il taglio laser. Ce ne parla?
"E' vero, riprende Pelosi, fino a non molto tempo fa, dopo il passaggio di stampa serigrafico, (la serigrafia allora come oggi entrava per un 30% nel processo di lavorazione delle tastiere a membrana) la la formatura della tastiera avveniva meccanicamente.
Perchà© la cosa possa essere meglio comprensibile a tutti, è forse il caso di dire che la tastiera a membrana è composta di diversi strati, anche a sette, otto, come nel caso, dell'applicazione di strati di protezione antivandalo o altro (ognuno di questi strati ha un compito preciso).
Questi strati sono, dapprima, lavorati ad uno ad uno, con la stampa serigrafica sia dei tracciati conduttivi previsti, sia della grafica multicolore che formerà l'aspetto esteriore della tastiera e, quindi, tranciati per i successivi accoppiamenti. Alla fine un taglio finale sagoma tutto il pezzo nella forma prevista dall'applicazione finale. Per quanto riguarda quest'ultima operazione, anche se per certe lavorazioni si ricorre ancora alla fustellatura meccanica (americana), come nel caso, per esempio, di lavorazioni con sagome semplici o che non necessitino alte precisioni, oggi si ricorre quasi normalmente a sistemi digitali di taglio laser che garantiscono, oltre ad una più facile lavorabilità del prodotto, anche una maggiore precisione rispetto alla sagoma dello spazio che dovrà ospitare la tastiera. Un altro argomento a favore del taglio laser va individuato, grazie alla memoria computerizzata, nella precisa ripetibilità dei lavori e nel facile aggiornamento della sua forma come nel caso, per esempio, di una tastiera costruita per un'apparecchiatura che ha subito degli aggiornamenti. Cosa, questa, che la fustella classica, per un fatto comprensibile non può fare anche per le deformazioni che avvengono dopo l'utilizzo.
"La Pieffepi, inizia il signor Pelosi, è un'azienda serigrafica nata nel 1988 a Siziano, nei pressi di Vidigulfo, con un indirizzo produttivo preciso: le tastiere a membrana ad uso industriale. Un tipo di proposta che è tuttora il fiore all'occhiello della nostra azienda nonostante che il nostro catalogo presenti una serie di altri, ugualmente importanti, prodotti. La Pieffepi di oggi, è una srl, è condotta da tre soci: Cesare Pelosi, Franco Pelosi e Piercarlo Paveri.
L'utilizzo del laser nelle tastiera a membrana.Chi ha una certa conoscenza di questo mercato, sa che la "formatura" della tastiera a membrana non è nata con l'utilizzo delle macchine digitali per il taglio laser. Ce ne parla?
"E' vero, riprende Pelosi, fino a non molto tempo fa, dopo il passaggio di stampa serigrafico, (la serigrafia allora come oggi entrava per un 30% nel processo di lavorazione delle tastiere a membrana) la la formatura della tastiera avveniva meccanicamente.
Perchà© la cosa possa essere meglio comprensibile a tutti, è forse il caso di dire che la tastiera a membrana è composta di diversi strati, anche a sette, otto, come nel caso, dell'applicazione di strati di protezione antivandalo o altro (ognuno di questi strati ha un compito preciso).
Questi strati sono, dapprima, lavorati ad uno ad uno, con la stampa serigrafica sia dei tracciati conduttivi previsti, sia della grafica multicolore che formerà l'aspetto esteriore della tastiera e, quindi, tranciati per i successivi accoppiamenti. Alla fine un taglio finale sagoma tutto il pezzo nella forma prevista dall'applicazione finale. Per quanto riguarda quest'ultima operazione, anche se per certe lavorazioni si ricorre ancora alla fustellatura meccanica (americana), come nel caso, per esempio, di lavorazioni con sagome semplici o che non necessitino alte precisioni, oggi si ricorre quasi normalmente a sistemi digitali di taglio laser che garantiscono, oltre ad una più facile lavorabilità del prodotto, anche una maggiore precisione rispetto alla sagoma dello spazio che dovrà ospitare la tastiera. Un altro argomento a favore del taglio laser va individuato, grazie alla memoria computerizzata, nella precisa ripetibilità dei lavori e nel facile aggiornamento della sua forma come nel caso, per esempio, di una tastiera costruita per un'apparecchiatura che ha subito degli aggiornamenti. Cosa, questa, che la fustella classica, per un fatto comprensibile non può fare anche per le deformazioni che avvengono dopo l'utilizzo.

La serigrafia, il taglio laser e la lampada a elettroluminescenza.
"Credo che, per dare una maggiore comprensione alla presentazione all'argomento, sia il caso di iniziare a parlare del fenomeno fisico che procura l'elettroluminescenza.
La lampada elettroluminescente è, in pratica, un condensatore piatto con l'elettrodo superiore trasparente. Il fosforo viene stampato sull'elettrodo trasparente; si stampa quindi l'isolante (dielettrico) ed infine si stampa l'altro elettrodo con relativa protezione. Quando a questo condensatore viene applicata una corrente alternata a forma d'onda sinusoidale, si genera un campo elettrico succede che, nel primo quarto di ciclo, gli elettroni che circondano gli atomi di fosforo sono eccitati negli strati di energia più alta. Durante il successivo quarto ciclo il campo si annulla e gli elettroni ritornano allo stato iniziale: l'energia cinetica in eccesso è emessa come radiazione luminosa. Lo stesso processo si ripete durante il semi ciclo negativo. Come si vede, alla base, c'è sempre un discorso di stampa serigrafica attraverso la quale depositiamo su poliestere flessibile degli strati di paste conduttive. Una tecnologia che non manca di un proprio fascino. Facilmente lavorabile, fustellabile, decorabile ed adattabile ad ogni tipo di superficie curva, permette alla Pieffepi di proporre al mercato un alto numero di prodotti di forme e colori diversi, vuoi a scopo promozionale, vuoi a scopo pratico come orologi da parete, cinture di sicurezza luminescenti, grafiche intermittenti e per retro illuminare tastiere a membrana nel campo industriale, medicale e della sicurezza. A volte architetti e designers si avvalgono di questa tecnologia per evidenziare o presentare nuovi prodotti o prototipi. Ad esempio, nel settore delle automobili le lampade elettro luminescenti vengono impiegate per l'illuminazione di cruscotti ed altri accessori."
Parliamo adesso di macchine
"Per il taglio laser utilizziamo un Mecanumèric ed una Zund, per la fresatura una Mecanumèric ed una Lang. Per la stampa serigrafica, usiamo da qualche tempo, una Sakurai a cilindro, un'automatica Argon, cinque semiautomatiche Argon, quattro platine per fustelle, quattro plotter da taglio, una taglierina a cilindro, cinque calandre per accoppiamenti, due pik&place per il montaggio superficiale di led e resistenze e alcuni sistemi computerizzati per il collaudo delle tastiere".
La stampa digitale e le etichette resinate
"E' un tipo di lavorazione per la quale ricorriamo ad una nostra consociata, la TeknoPoint di Landriano. Grazie alla TeknoPoint, nei confronti della quale abbiamo una compartecipazione, riusciamo, all'occorrenza, a finalizzare le nostre tastiere anche con la protezione della resinatura che, come si può intuire, oltre ad evidenziare maggiormente il lato estetico delle tastiere ne aumenta la protezione all'usura.
E per il futuro, verso cosa si sta orientando la vostra attenzione?
"Francamente, risponde Mario Cassinari, il nostro non è solamente un orientamento. Da qualche, tempo, affiancati dalla nostra consorella Tekno Point, stiamo cercando di sviluppare alternative alla tastiera tradizionale, ricorrendo alla tecnologia "In Mould" che sfrutta una tecnica di rivestimento e protezione di grafiche realizzate serigraficamente su policarbonato, poliestere, ecc. Quella di cui ho parlato, continua Tassinari, è una tipologia di lavorazione abbastanza nuova in quanto utilizzata, fino ad oggi, in campo automobilistico e che le nostre due aziende vorrebbero, quanto prima, portare su mercati come quello della profumeria o prodotti che necessitano di piccoli contenitori, per esempio.
E' possibile che il ben noto spirito di iniziativa della Pieffepi venga oggi, stimolata con la messa "in cantiere" di nuovi prodotti e alla ricerca di nuovi mercati anche a causa di una stagnazione del vostro mercato?
"Se vogliamo riferirci ai volumi di lavoro di questo momento - continua Pelosi - la risposta non può essere che un "è vero e non è vero". Infatti, per quanto riguarda le tastiere lavoriamo sui ritmi di sempre. Non è da tutti alzarsi una mattina, cinesi o di chiunque si voglia parlare, e decidere di produrre tastiere, si pensi, solamente, alle difficoltà relative alla stampa dei circuiti flessibili.
Quindi, per il momento, la tastiera "tira". Quello che non vedo, se si vuole, è una sicurezza generale su quello e su cosa possiamo programmare il futuro. Con un'occhiata più ampia, posso aggiungere che, per quanto ci riguarda, ci stiamo muovendo in modo di approfondire la conoscenza dei vari mercati relativamente all'inserimento dei prodotti che già produciamo o che, grazie all'utilizzo dei macchinari che possediamo, potremmo produrre in risposta alle nostre ricerche. Parlo, per esempio, di tesserine magnetiche, ecc."
Restiamo, quindi, sulle tastiere e, quindi, sui relativi circuiti. Cosa mi dice della stampa digitale anche relativamente ad un discorso generale?
"Certo, la stampa digitale sta compiendo passi da gigante. Ma, per un futuro prossimo, non credo che possa perfezionarsi tanto fino a realizzare circuiti. Il discorso può essere diverso quando, rimanendo su un discorso di aspetto grafico delle tastiere, si parla di mascherine esterne quando, di fronte a tirature contenute, noi stessi ricorriamo al digitale."
"Credo che, per dare una maggiore comprensione alla presentazione all'argomento, sia il caso di iniziare a parlare del fenomeno fisico che procura l'elettroluminescenza.
La lampada elettroluminescente è, in pratica, un condensatore piatto con l'elettrodo superiore trasparente. Il fosforo viene stampato sull'elettrodo trasparente; si stampa quindi l'isolante (dielettrico) ed infine si stampa l'altro elettrodo con relativa protezione. Quando a questo condensatore viene applicata una corrente alternata a forma d'onda sinusoidale, si genera un campo elettrico succede che, nel primo quarto di ciclo, gli elettroni che circondano gli atomi di fosforo sono eccitati negli strati di energia più alta. Durante il successivo quarto ciclo il campo si annulla e gli elettroni ritornano allo stato iniziale: l'energia cinetica in eccesso è emessa come radiazione luminosa. Lo stesso processo si ripete durante il semi ciclo negativo. Come si vede, alla base, c'è sempre un discorso di stampa serigrafica attraverso la quale depositiamo su poliestere flessibile degli strati di paste conduttive. Una tecnologia che non manca di un proprio fascino. Facilmente lavorabile, fustellabile, decorabile ed adattabile ad ogni tipo di superficie curva, permette alla Pieffepi di proporre al mercato un alto numero di prodotti di forme e colori diversi, vuoi a scopo promozionale, vuoi a scopo pratico come orologi da parete, cinture di sicurezza luminescenti, grafiche intermittenti e per retro illuminare tastiere a membrana nel campo industriale, medicale e della sicurezza. A volte architetti e designers si avvalgono di questa tecnologia per evidenziare o presentare nuovi prodotti o prototipi. Ad esempio, nel settore delle automobili le lampade elettro luminescenti vengono impiegate per l'illuminazione di cruscotti ed altri accessori."
Parliamo adesso di macchine
"Per il taglio laser utilizziamo un Mecanumèric ed una Zund, per la fresatura una Mecanumèric ed una Lang. Per la stampa serigrafica, usiamo da qualche tempo, una Sakurai a cilindro, un'automatica Argon, cinque semiautomatiche Argon, quattro platine per fustelle, quattro plotter da taglio, una taglierina a cilindro, cinque calandre per accoppiamenti, due pik&place per il montaggio superficiale di led e resistenze e alcuni sistemi computerizzati per il collaudo delle tastiere".
La stampa digitale e le etichette resinate
"E' un tipo di lavorazione per la quale ricorriamo ad una nostra consociata, la TeknoPoint di Landriano. Grazie alla TeknoPoint, nei confronti della quale abbiamo una compartecipazione, riusciamo, all'occorrenza, a finalizzare le nostre tastiere anche con la protezione della resinatura che, come si può intuire, oltre ad evidenziare maggiormente il lato estetico delle tastiere ne aumenta la protezione all'usura.
E per il futuro, verso cosa si sta orientando la vostra attenzione?
"Francamente, risponde Mario Cassinari, il nostro non è solamente un orientamento. Da qualche, tempo, affiancati dalla nostra consorella Tekno Point, stiamo cercando di sviluppare alternative alla tastiera tradizionale, ricorrendo alla tecnologia "In Mould" che sfrutta una tecnica di rivestimento e protezione di grafiche realizzate serigraficamente su policarbonato, poliestere, ecc. Quella di cui ho parlato, continua Tassinari, è una tipologia di lavorazione abbastanza nuova in quanto utilizzata, fino ad oggi, in campo automobilistico e che le nostre due aziende vorrebbero, quanto prima, portare su mercati come quello della profumeria o prodotti che necessitano di piccoli contenitori, per esempio.
E' possibile che il ben noto spirito di iniziativa della Pieffepi venga oggi, stimolata con la messa "in cantiere" di nuovi prodotti e alla ricerca di nuovi mercati anche a causa di una stagnazione del vostro mercato?
"Se vogliamo riferirci ai volumi di lavoro di questo momento - continua Pelosi - la risposta non può essere che un "è vero e non è vero". Infatti, per quanto riguarda le tastiere lavoriamo sui ritmi di sempre. Non è da tutti alzarsi una mattina, cinesi o di chiunque si voglia parlare, e decidere di produrre tastiere, si pensi, solamente, alle difficoltà relative alla stampa dei circuiti flessibili.
Quindi, per il momento, la tastiera "tira". Quello che non vedo, se si vuole, è una sicurezza generale su quello e su cosa possiamo programmare il futuro. Con un'occhiata più ampia, posso aggiungere che, per quanto ci riguarda, ci stiamo muovendo in modo di approfondire la conoscenza dei vari mercati relativamente all'inserimento dei prodotti che già produciamo o che, grazie all'utilizzo dei macchinari che possediamo, potremmo produrre in risposta alle nostre ricerche. Parlo, per esempio, di tesserine magnetiche, ecc."
Restiamo, quindi, sulle tastiere e, quindi, sui relativi circuiti. Cosa mi dice della stampa digitale anche relativamente ad un discorso generale?
"Certo, la stampa digitale sta compiendo passi da gigante. Ma, per un futuro prossimo, non credo che possa perfezionarsi tanto fino a realizzare circuiti. Il discorso può essere diverso quando, rimanendo su un discorso di aspetto grafico delle tastiere, si parla di mascherine esterne quando, di fronte a tirature contenute, noi stessi ricorriamo al digitale."
La vostra risposta ci porta, come conseguenza logica a parlare di stampa digitale in un rapporto con la stampa serigrafica. Qual è il vostro pensiero?
"In senso generale, credo che la stampa digitale non sia ancora in grado di competere con la serigrafia, almeno se parliamo di stabilità nel tempo e di alte tirature. Di conseguenza, secondo me, la stampa digitale, oggi, deve limitarsi ad affrontare lavori per i quali siano previste piccole, veloci tirature e di durata limitata nel tempo o per la realizzazione di campionature. Se invece vogliamo parlare di lavori in mezza tinta, il discorso può modificarsi a favore della stampa digitale per via della definizione che le permette un maggiore numero di punti per centimetro quadrato. Anche qui dipende, però, dall'utilizzo che si prevede si debba fare di una quadricromia, occorrerà far caso, per esempio, a se il lavoro si osserverà da vicino o da lontano e se, ripeto, le tirature non superano certi numeri.
Torniamo, ancora una volta, alle tastiere. Cosa, secondo voi, potrebbe, da qui a qualche tempo, sostituire la tastiera?
"Ma, ci dice Pelosi, noi della Pieffepi, nonostante la nostra alta capacità creativa, non siamo ancora riusciti a progettare e realizzare una sfera di cristallo per la lettura del futuro, posso, però, parlarle di un processo già in atto: quello del "touch screen" una tecnologia che spesso troviamo in grandi magazzini, nei fast food e negli info point, che permette all'operatore di emettere un ordine od ottenere informazioni con un semplice tocco su uno schermo televisivo o monitor, comunque, su un piano di comando, risultato questo ottenibile anche con una "tastiera capacitiva" dove l'aspetto grafico può essere implementato sia a livello di grafica, sia ricorrendo alla tecnica"In Mould" con il risultato di avere,un assieme piacevole e funzionale. Questi due sistemi permettono un vantaggio importante: quello di modificare a computer il tipo di lavoro che, una determinata, tastiera deve compiere in risposta ad una determinata esigenza. Certo, di novità ce ne sono. Fra qualche tempo potremmo, per esempio, parlare di tastiere protette da superfici antimicrobiche che utilizzeranno uno specifico e recentissimo materiale, peraltro, stampabile ed adattabile a qualsiasi forma o superficie.
Parlare di materiale antimicrobo fa pensare ad utilizzazioni che possono andare oltre il campo delle tastiere. Vi dispiace, quindi, se concludiamo il nostro incontro con questa notizia?
Sଠcerto, ci dice Cassinari, date le caratteristiche del prodotto, prevedo utilizzazioni nei settori medicale e alimentare a breve termine, a seguire nelle forniture di arredamenti per ambienti specifici ove è necessario assicurare condizioni igienico sanitarie ottimali, e persino nelle forniture domestiche. Occorre sfruttare ogni occasione di questo tipo se vogliamo fronteggiare i problemi che il mercato oggi ci pone.
Nino Fichera
L'articolo è stato realizzato per Graph Creative ed pubblicato nel numero di febbraio 2006 della rivista.
(Per articoli relativi a prodotti, aziende, tecnologie, ecc. per riviste o portali telematici : Studio Enne Effe - Nino Fichera - tel. 02501692 - effenino@tiscali.it)
"In senso generale, credo che la stampa digitale non sia ancora in grado di competere con la serigrafia, almeno se parliamo di stabilità nel tempo e di alte tirature. Di conseguenza, secondo me, la stampa digitale, oggi, deve limitarsi ad affrontare lavori per i quali siano previste piccole, veloci tirature e di durata limitata nel tempo o per la realizzazione di campionature. Se invece vogliamo parlare di lavori in mezza tinta, il discorso può modificarsi a favore della stampa digitale per via della definizione che le permette un maggiore numero di punti per centimetro quadrato. Anche qui dipende, però, dall'utilizzo che si prevede si debba fare di una quadricromia, occorrerà far caso, per esempio, a se il lavoro si osserverà da vicino o da lontano e se, ripeto, le tirature non superano certi numeri.
Torniamo, ancora una volta, alle tastiere. Cosa, secondo voi, potrebbe, da qui a qualche tempo, sostituire la tastiera?
"Ma, ci dice Pelosi, noi della Pieffepi, nonostante la nostra alta capacità creativa, non siamo ancora riusciti a progettare e realizzare una sfera di cristallo per la lettura del futuro, posso, però, parlarle di un processo già in atto: quello del "touch screen" una tecnologia che spesso troviamo in grandi magazzini, nei fast food e negli info point, che permette all'operatore di emettere un ordine od ottenere informazioni con un semplice tocco su uno schermo televisivo o monitor, comunque, su un piano di comando, risultato questo ottenibile anche con una "tastiera capacitiva" dove l'aspetto grafico può essere implementato sia a livello di grafica, sia ricorrendo alla tecnica"In Mould" con il risultato di avere,un assieme piacevole e funzionale. Questi due sistemi permettono un vantaggio importante: quello di modificare a computer il tipo di lavoro che, una determinata, tastiera deve compiere in risposta ad una determinata esigenza. Certo, di novità ce ne sono. Fra qualche tempo potremmo, per esempio, parlare di tastiere protette da superfici antimicrobiche che utilizzeranno uno specifico e recentissimo materiale, peraltro, stampabile ed adattabile a qualsiasi forma o superficie.
Parlare di materiale antimicrobo fa pensare ad utilizzazioni che possono andare oltre il campo delle tastiere. Vi dispiace, quindi, se concludiamo il nostro incontro con questa notizia?
Sଠcerto, ci dice Cassinari, date le caratteristiche del prodotto, prevedo utilizzazioni nei settori medicale e alimentare a breve termine, a seguire nelle forniture di arredamenti per ambienti specifici ove è necessario assicurare condizioni igienico sanitarie ottimali, e persino nelle forniture domestiche. Occorre sfruttare ogni occasione di questo tipo se vogliamo fronteggiare i problemi che il mercato oggi ci pone.
Nino Fichera
L'articolo è stato realizzato per Graph Creative ed pubblicato nel numero di febbraio 2006 della rivista.
(Per articoli relativi a prodotti, aziende, tecnologie, ecc. per riviste o portali telematici : Studio Enne Effe - Nino Fichera - tel. 02501692 - effenino@tiscali.it)