1.05.2007

QUANDO LA MACCHINA DA STAMPA VA IN OSPEDALE

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La ristrutturazione delle macchine da stampa. E' ancora economicamente interessante, o opportuno, "rimettere a punto" una macchina da stampa? Per questa ragione abbiamo incontrato la DMR di S. Giuliano Milanese produttrice di macchine per la stampa di etichette con tecnologie serigrafiche e tipografiche e che affianca alla proposta al mercato di macchine nuove la ristrutturazione di macchine per la stampa serigrafica, tipografica delle etichette e a foglio. Hanno risposto alle nostre domande, sulla base delle loro responsabilità  aziendali più specifiche, il Signor Davide Papetti, e i Signori Marco e Roberto Speri.

Signor Marco Speri, cominciamo da lei, data la produzione di base della vostra azienda,ci può dire se le macchine che ristrutturate sono unicamente macchine per la stampa di etichette?
"Certo. Il nostro mercato è quello e, di conseguenza, è anche il settore del quale conosciamo meglio tecnologie, esigenze ed aziende e, dall'interno del quale, non potrebbe che essere cosà¬, si creano contatti sia si parli di macchine nuove sia si parli di macchine ristrutturate o da ristrutturare."

Per quale ragione vi trovate in officina una macchina da ristrutturare?
"Le ragioni possono essere più di una. A volte ci troviamo macchine entrate in azienda come "usato" in occasione della vendita di una nostra macchina nuova, in altri casi sono macchine per le quali aziende ci chiedono una "messa a punto" di una lo macchina, ecc.

Quali sono le considerazioni che fate di fronte a macchine che entrano in azienda come "usato" in occasione della vendita di una macchina nuova? Decidete sempre la ristrutturazione di una macchina quale che sia il suo stato, la sua età , la possibilità  di reinserimento sul mercato, ecc.?
"Tutto ciò che noi "ritiriamo" come usato viene, prima di tutto sottoposto ad un'analisi delle possibilità , o meno, di inserimento ed utilizzo, da parte del mercato dell'usato, di quella certa macchina, analisi che dovrà , di conseguenza, permetterci individuare l'azienda interessata all'acquisto e scoprire gli utilizzi che intende farne. Dopo di che la smontiamo fino ad ogni sua più piccola parte allo scopo di fare emergere qualsiasi eventuale problematica sia meccanica sia elettrica sulla quale occorrerà  intervenire per adattare la macchina alle esigenze dell'acquirente. Se la macchina che è consegnata non permette di attuare questo tipo di percorso e, quindi, non sarà  interessante ristrutturarla, sarà  da noi smontata e, quindi, "rottamata" nel rispetto di precise norme di Legge.

Esiste un rapporto "costo, durata" nei confronti di una macchina nuova e di una macchina ristrutturata?
"Forse non è possibile indicare un rapporto fra queste due possibilità . Possiamo dire che una macchina ristrutturata, anche nel migliore dei modo, non potrà  mai confrontarsi con i confini strutturali e di proposta tecnologica, velocità  di stampa, per esempio, di una macchina nuova. La macchina nuova, anche in utilizzi analoghi ad una vecchia, ha poi, senza dubbio e per una situazione logica evidente a chiunque, una vita più lunga che potremmo, se proprio si vuole, indicare in almeno venti anni."

Capita che un cliente approfittando della ristrutturazione della macchina vi chieda anche di apportare modifiche che possano agevolare o completare la linea del lavoro per il quale pensa di utilizzarla?
"Sà¬, diremmo anzi che è abbastanza normale. Possiamo parlare, per esempio, della richiesta di aggiungere alla normale linea di lavorazione della macchina di sistemi per la stampa a caldo, per la fustellatura, o, eventualmente, di particolari passaggi di asciugatura, ecc. Certo, saranno sempre interventi attuabili fino ad un certo punto e assolutamente subordinabili alla struttura di base della macchina che dobbiamo ristrutturare ed all'economia della lavorazione che ci è chiesta. Se si volesse per esempio dotare la macchine di pinze pneumatiche, cosa che in teoria sarebbe possibile realizzare, sarebbe certamente meno costoso l'acquisto di una macchina nuova predisposta a quelle lavorazioni."

Il settore delle macchine ristrutturate è in salita, in discesa o regolare?
"E' certamente in netto declino, continua Marco Speri, anche per la continua evoluzione delle normative di Legge che spesso suggeriscono interventi di ristrutturazione di vecchie macchine poco economici o non in grado di sottoporsi alle "perizie severate" richieste, appunto, dalla Legge. Per darvi dei dati più precisi e riferendomi unicamente alle macchine a bobina per la stampa di etichette, possiamo dire, che qualche anno fa entravamo nella nostra officina una media di 5-7 macchine all'anno, oggi la media è scelta sensibilmente fino a non più di due macchine l'anno. E questo anche relativamente ad una serie di considerazioni che permettono di contrapporre i costi di una macchina nuova a quelli di una macchina ristrutturata sulla quale vanno, sempre più, ad incidere i costi della manodopera specializzata che sono continuamente in salita. Sulla base di questo contesto va tenuto poi presente che, spesso, in una macchina da ristrutturare si può salvare unicamente la struttura di base e questo vuole, di conseguenza, dire che si dovrebbe intervenire, per almeno il 70%, ad attrezzature nuove. Fatto che, come si può intuire, avvicina notevolmente il costo totale di questo tipo di lavorazione a quello di una macchina nuova e che spesso suggerisce il cliente a ritornare sulle sue decisioni di partenza e chiedere la vendita di una macchina nuova. I dati che vi stiamo indicando, s'inserisce Roberto Speri, si riferiscono unicamente alla ristrutturazione di macchina per la stampa di etichette. Non possiamo escludere, infatti, che nel caso di una macchina a foglio, la cui ristrutturazione è certamente meno laboriosa, i costi siano diversi da quelli della ristrutturazione di una macchina per etichette".

Possiamo, a questo punto, indicare quale è, mediamente, la vita di una macchina ristrutturata? Possiamo confrontarla con quella di una macchina nuova?
"In teoria sà¬. Dipende certamente da quali sono stati gli interventi di ristrutturazione e da quali parti sono state cambiate ex novo. Non è una risposta facile. Diciamo che mediamente una macchina ristrutturata può continuare a stampare per altri venti anni. Il confronto con una macchina nuova deve essere però subordinato ad una serie di importanti situazioni di utilizzo come la velocità , per esempio, per la quale non si può intervenire, per modificarla, sulle macchine vecchie."

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Quali sono le aziende che ricorrono a voi per l'acquisto di una macchina ristrutturata?
"Generalmente, ci dice Davide Papetti, si tratta di aziende che desiderano avvicinarsi al "mondo" della stampa delle etichette. Questo permette, infatti, di affrontare questo settore senza dover affrontare i costi di una macchina nuova senza il rischio di impegnare capitali maggiori nel caso di insuccessi commerciali. Successivamente, se le esperienze sono state positive, si passa all'acquisto di una macchina nuova. C'è poi una categoria particolare di stampatori, che mi piacerebbe poter definire "innamorati" della propria macchina (come succede anche nel mondo dell'automobile, Ndr) che usano, praticamente da sempre, la loro macchina che periodicamente fanno rimettere a punto, magari con l'aggiunta dei qualche particolare elettrico o meccanico con caratteristiche nuove. Non si può però escludere che queste situazioni siano, forse, conseguenti anche ad una vera e propria mancanza di coraggio di cambiare, di investire. Certo, quelle ristrutturate non saranno mai e comunque si voglia esaminare la cosa, macchine che permettano risultati confrontabili con quelle che il mercato del nuovo è oggi in grado di offrire. Non bisogna infine dimenticare che, col passare degli anni, sarà  sempre più difficile ricuperare parti di ricambio originali o adattabili a quella certa macchina. Non esistono più, s'inserisce Roberto Speri, gli artigiani che, come una volta, copiano il pezzo e lo rifanno manualmente nella propria officina. C'è, infine, da dire che molto spesso all'utilizzo di una macchina serigrafica ristrutturata ricorrono stampatori offset per passaggi serigrafici di finalizzazione del lavoro. Conosciamo poi piccole aziende che ricorrono a macchine serigrafiche ristrutturate per la stampa, per esempio, di piccoli quantitativi di etichette per altrettanto piccoli quantitativi di vino, ecc. In ogni modo, per concludere queste passaggio, dobbiamo dire che la linea di condotta porta oggi, e sempre in misura maggiore e grazie alle diverse possibilità  di leasing, a preferire l'acquisto di macchine nuove che, peraltro, permettono allo stampatore, con l'utilizzo delle nuove tecnologie adottate dalle nuove macchine, lavorazioni con sempre meno problemi, il rispetto dei tempi di consegna sempre più ristretti."

Signor Marco Speri, cosa succede di fronte ad un cliente che, malgrado si trovi in un momento di lavorazioni urgenti, vi chiede il cambio una macchina vecchia con una nuova il cui approntamento, com'è intuibile, richiede certi tempi?
"Le aziende sono sempre a conoscenza dei tempi di allestimento di una macchina nuova e si mettono, quindi, in grado di organizzarsi. In qualche caso siamo stati costretti di "mettere in piedi" in qualche modo - addirittura legandola con lo spago ci dice sorridendo il nostro interlocutore -.in modo che la vecchia macchina possa essere utilizzata sino all'arrivo della nuova".

Una macchina che "vi entra" come usato dopo la vendita di una macchina nuova, è sempre ristrutturata?
"Assolutamente no. Occorre prima di tutto stabilire se il "mercato dell'usato" può essere interessato a quella macchina. In caso affermativo, o meno, e stabilite le esigenze di che la macchina dovrà  usare, interveniamo per la sua ristrutturazione totale o limitata ad un certo numero di parti."

E' possibile, a questo punto, delineare geograficamente i settori che ricorrono maggiormente alle macchine ristrutturate?
"In linea di massima, Davide Papetti che nel frattempo si era unito a noi, possiamo parlare di zone del Sud Italia ed il Mercato dell'Europa dell'Est. Per quest'ultimo Mercato esistono organizzazioni che operano unicamente per la raccolta delle macchine usate che poi, rimesse a punto, vendono in quei Paesi."

L'esperienza fatta sulla macchina ristrutturata porta poi regolarmente all'acquisto di una vostra macchina nuova?
"Sà¬, dipende da quello che quella certa azienda ha saputo fare con la macchina ristrutturata e come, quindi, si sono saputi inserire nel mercato".

E per le macchine che decidete di non ristrutturare cosa succede?
"Vengono smontate in ogni loro parte, distrutte e portate in centri di raccolta specifici." La DMR struttura anche macchine non vostre?
"Sà¬, se il contatto avviene fra stampatore e noi. Non succede mai che un fabbricante di macchine nostro concorrente si rivolga direttamente a noi".

E, per finire, cosa ne pensato della stampa digitale delle etichette?
"Non le nascondo, ci dice Davide Papetti, che stiamo osservando la cosa con occhio attentoÂ…per il momento.

Nino Fichera

Per l'approntamento di articoli su macchine, prodotti, aziende, persone e la realizzazione delle foto da affiancare: effenino@tiscali.it

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