15.11.2006

LA SERICONS DI SESTO CALENDE

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Quando incisione e fresatura sono state le basi partenza di un'azienda in continua evoluzione
LA SERICONS DI SESTO CALENDE
Un'azienda dinamica e forte come il carattere di chi l'ha fondata e di chi la dirige oggi
"Far tesoro del proprio passato, rafforzandolo con nuovi programmi e con nuove tecnologie. Questo è il concetto di base della nostra azienda," dice Alberto Consalter, quarantacinquenne della Consalter di Sesto Calende.

Signor Consalter, probabilmente, con questa frase lei ha voluto esprimere a noi ed ai nostri lettori i concetti di base che la sua azienda persegue sin dalla nascita. Ce ne parla? Ci dice di come e quando siete nati, delle lavorazioni che realizzavate e quelle che siete in grado di proporre oggi ai vostri clienti, della vostra filosofia aziendale, delle vostre attrezzature, ecc.?
"La Serigrafia Consalter, ci dice Alberto Consalter, nasce nel 1991 da un rizoma dell'incisoria Consalter fondata da mio padre Cirto Consalter, oggi sessantasettenne. Una piccola azienda con due dipendenti impostata per la realizzazione di prodotti incisi a pantografo, un'esperienza che mio padre aveva acquisito lavorando da dipendente in una serie di aziende. Per quanto mi riguarda, continua Alberto Consalter, avevo tutt'altro per la testa. Nel 1987 mi sono laureato in Economia e Commercio alla Bocconi e per cinque anni mi sono occupato di settori strettamente collegati con il mio titolo di studio. Ad un certo punto, forse caricato e affascinato dalle esperienze di mio padre, comincio a percepire quel tipo di spinta che poi mi avrebbe portato all'azienda di oggi. Erano lavorazioni a bulino, fresate o incise. Erano i tempi in cui, però, queste tecnologie stavano passando dalla meccanica al digitale. Quelle moderne attrezzature mi hanno subito incuriosito e fatto comprendere le grandi possibilità  che potevano offrire al nostro lavoro.Da qui ad iniziare una mia azienda il passo è stato breve.

E poi che succede, il mercato, i clienti sono gli stessi che seguiva suo padre?
"In effetti, il mercato iniziale era composto dai vecchi clienti di mio padre dai quali, avvicinandomi a loro ogni giorno di più e conoscendone meglio le esigenze, sorgevano nuovi stimoli verso il programma che avevo in mente di realizzare. Stavano peraltro aumentando le richieste ed i quantitativi. Il mio desiderio era, quindi, poter formare una nuova azienda che fosse, peraltro, in grado di offrire ai propri clienti anche un servizio completo. Dall'incisione ed alla fresatura computerizzata, all'incisione laser ed alla serigrafia."

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Bene. Arriviamo ora al tema principale del nostro incontro, l'incisione e la fresatura. Chiariamo prima di tutto un frequente malinteso fra i termini di incisione e fresatura. Proviamo a parlarne?
"L'incisione, precisa Alberto Consalter, è quell'operazione che sui effettua con il bulino attraverso il quale si ottiene l'esportazione, più o meno profonda, dalla superficie del supporto da lavorare, di materiale allo scopo di realizzare la marcatura di una scritta o di un simbolo. La fresatura è, invece, quella tecnica che permette di passare con un foro, o con una finestrella, ecc.,da una parte all'altra del pannello stesso. Una tecnica che può richiamare in qualche modo la fresatura, è la punzonatura che ci permette, come la fresatura di forare il materiale, magari con finiture leggermente meno belle esteticamente, ma certamente con velocità  di lavorazione velocità  più alte. Noi ricorriamo a questo secondo sistema per affrontare quantitativi di molte centinaia di migliaia di pezzi. Abbiamo macchine che riescono a punzonare oltre 4.000 pezzi ora.

L'incisione. La differenza fra il lavoro eseguito con macchine a controllo digitale e quello realizzato da un pantografo
"Personalmente, anche per la facilità  di realizzare disegni particolari grazie agli scanner, non posso negare che l'incisione digitale è più precisa di quella che si poteva ottenere con attrezzature a pantografo. I lavori realizzati a pantografo, continua il nostro interlocutore, hanno però un loro fascino e sono, sotto un certo aspetto, anche più belli o, comunque certamente più preziosi. Col pantografo ci si può anche limitare al lavoro di pochissimi pezzi se non addirittura, pezzi unici. Certo, parlando di queste due tecnologie, non dobbiamo dimenticare che si parla, comunque, di procedimenti cui si ricorre per quantitativi e finalità  assolutamente diverse. Un'altra situazione che gioca con estrema importanza a favore delle macchine a controllo digitale è che per operare opportunamente con pantografo occorrono o, meglio occorrevano, tecnici specializzati con molti anni di apprendistato oltre ad una certa ed importante predisposizione, una specie di sensibilità  artistica e grande manualità . Per le macchine moderne è importante che il giovane sappia, invece, operare davanti ad un computer e in due o tre mesi è in grado di realizzare con sicurezza i primi lavori. Il pantografo, conclude il mio interlocutore, ha dentro di se molto calore umano, l'incisione digitale è il futuro perchà© ha dentro di se molta capacità  produttiva e quindi maggiori interessi imprenditoriali. Non dimentichiamo poi l'assoluta importanza che un bravo incisore - una professione sempre più rara e che finirà  con lo scomparire e non basata unicamente alle capacità , ma anche al cuore, tiene a ripetere il nostro interlocutore - deve avere nella realizzazione, nella affilatura, ancora assolutamente manuale, dei vari bulini, forme e misure e capacità  di taglio. C'è, poi, una cosa importante con la quale voglio concludere la mia risposta a questa vostra domanda: la facilità  con la quale si opera di fronte ad una macchina a controllo numerico ha permesso, oserei dire purtroppo, una grande diffusione di queste attrezzature e questo significa, per aziende come la mia, un altrettanto grande numero di concorrenti.

L'incisione a controllo numerico è un tecnologia in evoluzione oppure ha, secondo lei, raggiunto il suo punto massimo?
"Forse una risposta alla vostra domanda potrebbe seguire due percorsi distinti:
a) l'apparecchiatura in se stessa potrebbe aver raggiunto un punto molto vicino oltre il quale non si potrà  proseguire almeno per le nostre conoscenze ed il materiale di oggi;
b) l'evoluzione potrebbe, invece, riguardare il software dove il percorso ha molti spazi sfruttabili e dove si potrebbero in ogni momento aprire nuovi sviluppi. Per questa ragione, infatti, alcune case specializzate stanno sfruttando questa nuova possibilità  proponendo alle aziende come la mia sempre nuove possibilità  da affiancare alle attrezzature vere e proprie.

Non abbiamo ancora parlato di taglio laser, un tipo di lavorazione molto vicina all'incisione ed alla fresatura.Ce ne parla?
"Sଠcerto, prima di tutto un'opportuna precisazione: in un articolo centrato sulla fresatura e l'incisione, non dovremo però parlare di "taglio laser", ma di "marcatura laser". Sono lavorazioni, non solo con indirizzi precisi e differenti l'una dall'altra, ma utilizzano anche macchinari diversi, un altro mondo, quindi, precisa Consalter. In linea di massima, possiamo dire che gli utilizzi dei prodotti finali ottenibili dall'incisione,o marcatura, a bulino e dalla marcatura laser possono anche affiancarsi o apparire, di primo acchito, simili.Una tecnologia sia l'altra possono, infatti, seguire con la massima precisione il disegno di un logo, di una scritta, ecc. La differenza sta nella profondità  del segno: quello dell'incisione classica è più profondo e, quindi, all'occorrenza permetterà  agli inchiostri di fermarsi nella traccia lasciato dal bulino, quello del laser è molto meno inciso e gli inchiostri scivolerebbero via.
Ferme restando queste mie due considerazioni, si devono, però, tenere presenti alcuni altri punti importanti nella differenza fra le due tecnologie:
1) la marcatura laser ha a suo favore la velocità  e una maggiore facilità  e precisione di lavorazione di certi supporti come, per esempio, l'acciaio - una lavorazione estremamente difficile per l'incisione per la durezza, appunto, dell'acciaio. Per contro, si deve però tenere conto del viraggio del colore creata dal calore del raggio e la difficoltà  di lavorare materiale sintetico. In un rapporto di confronto delle due tecnologie, laser e incisione, è, quindi, assolutamente determinante valutare le finalità  del lavoro, della tiratura, il tipo di supporto, ecc. Prendiamo ad esempio la realizzazione di una "targhetta matricola" generalmente con incisione non colorata e di alta tiratura, quelle che applicano sui motori di ogni tipo, che non hanno, in linea di massima finalità  estetiche, in questo caso si utilizzerà  il laser. Questo tipo di lavorazione, continua Conseller, lavora molto bene nel caso di targhette colorate attraverso un passaggio serigrafica e dove il laser, asportando lo strato di colore, attraverso il laser, mette a nudo il materiale di base.
2) di fronte ad un lavoro con quantità  contenute - anche limitato ad un pezzo solo - di esemplari realizzabili con un segno che poi dovrà  essere colorato per il quale si deve ottenere una certa profondità  anche con finalità  estetiche, ecco che ricorreremo all'incisione a bulino, magari a pantografo.
In questi casi, mi piace affiancare l'incisione a bulino alla serigrafia dove, se vogliamo, possiamo limitare il nostro lavoro ad un pezzo unico mentre l'incisione a laser alla stampa offset dove è più interessante operare di fronte a numeri interessanti."

Le lavorazioni di marcatura laser. Quale sarà  la loro evoluzione?
"Qui le strade sono molto aperte. L'evoluzione è continua. Si scopriranno certamente altri gas, (oggi i più diffusi nel nostro tipo di lavorazione sorgenti sono il CO2 , il CO2/Nd YAG e l' Nd:YAG) migliori dispositivi di focalizzazione e posizionamento del fascio ottico, ecc, con i quali si potranno raggiungere profondità  di incisione maggiori a quelle ottenibili oggi, si potranno lavorare tipi di materiali, ecc.

La serigrafia si è da qualche tempo affiancata, con un'importanza forse prevalente, o certamente equivalente, all'incisione ed alla fresatura. Come le avete affiancate in azienda? Quali, se esistono, le ragioni che, oltre alla quantità  che vi portano a decidere di fronte ad una lavoro che può essere realizzato solamente sia con una tecnica sia con l'altra?
"Dunque, riprende Consalter. se parliamo del lavoro della Sericons non possiamo parlare di serigrafia grafica, manifesti, locandine, ecc con esigenze specifiche e diverse da quelle relative alla realizzazione di pannelli sinottici, tastiere a membrana, ecc.. Di conseguenza, limitandoci quindi a parlare delle nostre lavorazioni, le tecnologie cui vogliamo riferirci hanno, come abbiamo appena visto, propri e precisi punti di utilizzo e convenienza. Un pezzo unico di un pannello sinottico, per esempio, realizzato in serigrafia ha un prezzo considerevolmente alto per via dei costi dell'impianto e tempi di realizzazioni lunghi. Per un esempio potremmo citare la realizzazione di una scritta incisa a bulino, ipoteticamente, su una targhetta, un pezzo unico, quindi, o stampata su una targhetta dello stesso formato con serigrafia a un colore:
a) oggi con le nostre macchine per l'incisione digitale la realizzazione di una targhetta, per la quale è previsto si debba ricorrere unicamente all'incisione, è realizzato in pochissimo tempo con costi di impianti quasi nulli rispetto a quelli della serigrafia. Quindi, se la richiesta del cliente è di due, tre pannelli, proponiamo l'incisione.
b) Se invece i pannelli fossero di quantità  maggiori il punto di pareggio si modificherebbe a favore della serigrafia realizzabile sempre però che si tratti solo di un ad un colore ed in quantitativi pur sempre limitati, gli proporremo la serigrafia anche per il suo migliore impatto visivo;
c) di fronte alla richiesta di quel cliente che ha, invece, l'esigenza di un unico pannello con molti colori con marchi e disegni complessi ecco che anche in questo caso non possiamo che proporre, per forza, di cose la serigrafia. Naturalmente, com'è intuibile, serigrafie e incisione lavorano però, aziende come la nostra, quasi sempre in passaggi affiancati prima l'una o prima l'altra secondo il prodotto da realizzare anche se, saltuariamente e per accontentare richieste particolari, eseguiamo anche lavori di sola incisione o di sola serigrafia."

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Credo che la vostra proposta al mercato affianchi spesso al vostro lavoro, di base le tastiere a membrana ed i pannelli sinottici, anche la realizzazione di targhe pubblicitarie. Come utilizzate le vostre tecnologie in questo campo?
"La chiave di volta, il nostro fiore all'occhiello, sulla quale ho impostato l'azienda è la massima flessibilità  e possibilità  di adattare le nostre attrezzature alle varie esigenze del mercato, perciò, fermo restando che i nostri prodotti di base e, quindi, i più importanti quindi, sono i pannelli sinottici e le tastiere membrana, quando ci sono richieste specifiche, affrontiamo anche il settore delle targhe pubblicitarie. Certo, anche qui usiamo sia la serigrafia sia l'incisione o la fresatura. Molto spesso siamo noi stessi a proporre al cliente di non fermarsi alla serigrafia, ma di abbellirla con la fresatura. La nostra stessa targa all'entrata è realizzata in lettere fresate in un blocco di alluminio di 10 mm, colorate ed applicate su un pannello colorato serigraficamente.. Va, infine, tenuto presente che, in questo campo, con la fresatura e serigrafia affiancate possiamo realizzare qualsiasi forma, dalla complessità  di un fiore alla semplicità  di un ovale e rendere, non solo, più prezioso, ma anche meglio rispondente all'utilizzo finale qualsiasi lavoro."

Quali sono, quindi, le lavorazioni che potete proporre ai vostri clienti?
"Non e possibile entrare nei dettagli. Diciamo che, di base, ci occupiamo essenzialmente di fresatura, incisione e stampa serigrafica su metallo e più, specificamente, su alluminio che ci coinvolge direi per almeno il 70% delle nostre lavorazioni, per il rimanente un 20% possiamo assegnarlo all'acciaio e il resto al polistirolo. I lavori realizzabili possono essere di ogni tipo."

Parliamo di macchine
"Andiamo con ordine: per l'incisione abbiamo quattro centri d'incisione che ci permettono di coprire tutti i formati. Abbiamo un campo di lavoro 300x200, un altro 500x400, poi un 600x800 e infine una 1.500 x 1.000. Tutte queste macchine hanno il "cambio utensile", il programma software, ovviamente, con softwares specifici per la gestione delle immagini. Abbiamo anche quattro punzonatrici semiautomatiche e due importanti centri di punzonatura automatica con carico e scarico delle lastre con centratura automatica per mezzo di telecamere e una piegatrice automatica per metallo e materiali plastici; Il reparto stampa è formato da una macchina semiautomatica 50x70, da una macchina per grandi formati 2.000x1.000 oltre a 3 macchine manuali 50x70 e ad una 70x100. Per l'incisione laser ricorriamo invece esternamente. Nel complesso sono tute macchine che ci permettono di operare nel formato più consueto nel complesso delle nostre lavorazioni: il 70x100."

Per concludere. Secondo lei quale può essere l'evoluzione del vostro mercato e delle attrezzature che utilizzate?
a) Il Mercato. Per cominciare, precisiamo che il nostro è un mercato in chiara, anche se lenta evoluzione, grazie anche alle tecnologie di lavorazione che oggi disponiamo Certo, le aziende più piccole saranno costrette a "portarsi in casa" tecnologie più avanzate se vorranno tenere il passo di quei mercati abbandonando le tecnologie di lavorazione meccaniche strettamente dipendenti dell'intervento dell'uomo e, quindi, subordinate a costi importanti, come quello del personale, per esempio. Questa considerazione potrebbe poi decisamente cambiare, continua Consalter, se lavorassimo in Cina dove la manodopera è certamente meno costosa, ecc.
b) Per le tecnologie di lavorazione, credo che sia la serigrafia, sia la marcartura a bulino e la fresatura non subiranno grandi stravolgimenti anche perchà© non potranno mai staccarsi dalla presenza uomo e dalla sua sensibilità  e capacità  manuale.Il laser, invece, come abbiamo già  visto ha ancora molta strada da percorrere. Certo, relativamente alla stampa serigrafica, qualcuno inizia, parlo sempre del nostro mercato, a prendere in considerazione la stampa digitale piana, nonostante i suoi, purtroppo, tentennamenti. Vedremo, per il momento stiamo alla finestra.

Nino Fichera

effenino@tiscali.it Per articoli su aziende, prodotti, persone, mercati, ecc.: Studio Nino Fichera - 02501692 - e-mail effenino@tiscali.it

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