17.05.2006

LA RESINATURA

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E' un abbellimento, ma anche una protezione
La resinatura

Certo, se ne parla da molto tempo e da molto tempo gli addetti ai lavori ne conoscono "vita e miracoli". Molti di noi, però, ne hanno sentito solamente parlare citare il nome o ne hanno solamente maneggiato il prodotto finale apprezzandone la bellezza e la qualità  con un, senza dubbio, interesse o curiosità  verso una speciale, quasi sensuale, piacevole sensazione che ci viene trasmessa accarezzandone la superficie.
Per questa ragione abbiamo incontrato il Signor Luca Mariani, Amministratore Unico della Tekno Point di Landriano (Pavia) un'interessate azienda sorta qualche anno a fianco di un'importante serigrafia di Vidigulfo, la Pieffepi Vision.


Signor Mariani, ci dice, per cominciare, cosa è la resinatura?
"Il processo di resinatura consiste nel raggiungere un effetto lenticolare . Dopo la colatura, infatti, la resina (composta da 2 componenti , una resina poliuretanica e un catalizzatore poliuretanico) a contatto con l' aria polimerizza e si solidifica creando un effetto lenticolare che esalta la qualità  della stampa e del disegno, amplia il suo angolo di visibilità  e da profondità  e brillantezza ai colori .

A cosa serve?
Ottenendo un effetto tridimensionale la resinatura dà  ad una superficie piatta un marchio di distinzione. Qualunque sia il prodotto finito una targa ,un pezzo di bigiotteria o una semplice etichetta, tutti quanti hanno un denominatore comune: un valore estetico e quindi di mercato insolitamente alto rapportato ad un costo della materia prima particolarmente basso. Per quanto riguarda specificamente la nostra produzione, la resinatura, oltre ad ottenere quel piacevole ed affascinante sensazione di profondità  tridimensionale che tutti abbiamo avuto occasione di osservare, serve a proteggere, abbellire e, differenziare dai prodotti concorrenti e all'occorrenza, conservare, a proteggere contro l'umidità , il calore, dai raggi UV dai graffi, una serie di prodotti che vanno dal gadget, ad un certo tipo di etichetta, alle tastiere a membrana, alle mascherine di certi elettrodomestici o attrezzature industriali, ecc. Certo, la resinatura non si ferma alle lavorazioni che ho appena accennato, ma permette, per esempio, mediante un deposito molto sottile, la protezione di lavori serigrafici su lamine di metallo che prevedono piegature, imbutiture o altro.

Come viene depositato sui prodotti?
"Esistono macchine il cui utilizzo è strettamente subordinato al tipo di lavoro da eseguire, al tipo di resina che si intende depositare e al tempo di asciugatura.
Sul mercato troviamo, quindi, macchine manuali che hanno la caratteristica di poter usare resine con un'asciugatura molto lenta e quindi utilizzabili per determinati lavori e macchine automatiche che permettono di agire tenendo conto sia del al formato del lavoro sia della quantità  e delle percentuali di miscelazione dei due componenti della resina da depositare e della velocità  di asciugatura. Il rilascio della resina avviene attraverso "ugelli" o "aghi". Esistono macchine con diverso numero di ugelli affiancati o con una serie di gruppi di ugelli successivi, ecc.

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La quantità  di resina da depositare può essere tanto precisa da coprire anche filetti sottili? Quali aree massime si possono coprire?
"A seconda delle esigenze si può arrivare a coprire anche filetti fino ad un paio di millimetri. La copertura massima ottenibile, almeno per quanto riguarda le nostre attrezzature e le nostre esigenze, è un formato di cm 50 x 30 . Sono formati ai quali ricorriamo per la realizzazione di mascherine per elettrodomestici e per attrezzature elettroniche. Misure superiori non permetterebbero, peraltro, una corretta dispersione della resina depositata che perderebbe il piacevole effetto "cupola " in quanto la resina sarebbe costretta ad appiattirsi lungo tutto il formato prima di raggiungere il limite della linea di mezzo taglio del lavoro".

Quante e quali tipologie di resina possono essere utilizzate nei vostri lavori?
"Abbiamo visto che le resine che utilizziamo sono formate da due componenti, una resina poliuretanica e un catalizzatore poliuretanico. Componenti che a loro volta possono, con formulazioni differenti, produrre una vetrificazione lenta o una vetrificazione veloce. Per maggiore chiarezza è opportuno che io dica, continua Mariani, che a fianco delle nostre macchine operano, ferma restando l'unione dei due componenti, due contenitori per la formazione di una resina a vetrificazione lenta e due contenitori per la formazione di una resina a vetrificazione veloce. All'interno dei processi descritti, potremo poi avere, a seconda delle esigenze, resine morbide o dure. Le resine da noi utilizzate hanno comunque caratteristiche di altissima qualità  come:
a) protezione ai raggi ultravioletti nessun ingiallimento dopo esposizione al sole
b) protezione al graffio, provate a segnare con un unghia la copertura e state a vedere il graffio scompare
c) flessibilita' le etichette possono essere applicate su superfici curve o leggermente ruvide
d) resistenza ai fenomeni atmosferici".

Esistono resine più o meno trasparenti?
"Dipende dalla qualità  della resina".

Ci sono resine colorate?
"Si. Esistono resine colorate e con effetti particolari ma che non fanno parte del nostro processo produttivo."

E' il computer che "disegna" la distribuzione della resina su una qualsiasi sagoma?
"Il sistema è dotato di un programma che permette di disegnare il percorso degli ugelli e di quantificarne la velocità  e il tempo di dosaggio. E' comunque poi esperienza dell' operatore saper gestire al meglio la macchina."

E' possibile resinatura di etichette o mascherine di qualsiasi forma?
"Per quanto concerne le etichette il sistema può essere applicato ad ogni forma e dimensione. (fatta eccezione di quelle con angoli eccessivamente acuti) I migliori risultati si ottengono comunque con etichette di piccolo e medio formato. Si può depositare la resina anche su superfici non fustellate ma delimitate da una serigrafia con un inchiostro " flow stop" che ne determina il contenimento (vedi esempio zone dei tasti sulle tastiere a membrana)".

Si possono resinare più lavori contemporaneamente?
"Dipende dal formato del lavoro e del tipo di macchina che si utilizza. Generalmente esistono macchine che possono utilizzare una o più barre porta aghi in grado seguire la sagoma di grandi mascherine o di piccole etichette. Naturalmente, subordinatamente al formato ed agli aghi utilizzabili, la resinatura può essere realizzata vuoi su un'unica area o contemporaneamente su una serie di lavori posizionati su un unico foglio e divisi, l'uno dall'altro, dal mezzo taglio della fustellatura che, come abbiamo visto, delimita e controlla la resinatura di ogni singola etichetta."

La resinatura si può applicare su qualsiasi supporto?
"Si, in generale non ci sono problemi. Sono tantissimi i supporti in grado di ricevere la resinatura anche se alcuni materiali sono più idonei, il PVC per esempio potendo essere fustellato a caldo crea un bordo leggermente rialzato che aiuta l' etichetta a contenere la resina."

Supporti sia piani sia curvi?
"Solo piani. I supporti curvi come si può facilmente intuire non permetterebbero una regolare distribuzione della resina."

E, su quelle lavorazioni a rilievo, come lo sbalzo a secco o le carte goffrate?
"Non solo sono possibili, continua Mariani, ma permettono anche degli effetti piacevolissimi."

Cosa succede se la resina è stesa su un fondo di colore uniforme?
"E' un processo al quale si ricorre ormai frequentemente per ottenere effetti particolari di cromato, ramato, bronzato, ecc."

La domanda precedente ci porta agli inchiostri, possiamo parlarne?
"Anche in questo caso non ci sono problemi, fermo restando quanto abbiamo già  detto relativamente al supporto oltre, naturalmente, all'esigenza di lavorare su inchiostri ben asciutti. Occorre però tenere presenti alcune piccole considerazioni fra cui l'utilizzo di inchiostri igroscopici, in particolare quelli a base di glicerina e che l'inchiostro opaco permette una più veloce dispersione della resina (quello lucido, invece, la rallenta) facilitando, quindi, il riempimento della sagoma. Per quanto ci riguarda suggeriamo sempre ai nostri clienti di utilizzare inchiostri opachi tenendo presente che poi la successiva resinatura darà , comunque, un effetto di lucido al lavoro.

Con la resinatura si possono coprire lavori realizzati con ogni tecnologia di stampa?
"Si certo, le lavorazioni per le quali si ricorre alla resinatura sono realizzate con svariati tipi di stampa ,serigrafia, offset, laser, tampografia, digitale, ecc.

Volendo, si può stampare serigraficamente su uno strato di resina già  depositato?
"Certamente sà¬. In questo modo, possiamo ottenere quell'effetto di immagine "galleggiante" sul vuoto che tutti ben conosciamo. Si stamperà  su un primo leggero strato di resina, 1/2 millimetri al massimo, lasciato consolidare per poi ricoprirlo da un successivo strato di resina.

I lavori resinati si possono conservare a lungo?
"Sà¬, se realizzati con buone resine e con attrezzature di buon livello. In questi, casi lo strato di resina, senza perdere la proprio brillantezza, diventa, in pratica, un corpo unico con l'oggetto resinato dal quale sarà  impossibile staccarlo anche dopo numerosissimi anni. Si tenga però presente che esistono lavori che, proprio per la loro natura, mi riferisco, per esempio, ad oggetti promozionali per azioni pubblicitarie limitate nel tempo, gadgets, o altro, non prevedono lunghe durate e lavorazioni accurate, per i quali, di conseguenza, si ricorrerà  volutamente a processi di lavorazione meno importanti. Sono lavori generalmente realizzati con resinatrici manuali e con resine di qualità  inferiore, da aziende specificamente dedicate a queste lavorazioni con budget mirati con esattezza ai risultati di una specifica operazione promozionale, ai suoi tempi ed ai suoi costi. Anche se, di base, andrebbe comunque detto che i costi delle varie resine sono più, più o meno gli stessi, sia che si tratti di resine per lavorazioni più o meno importanti."

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La resinatura si può correggere nel caso, per esempio, di spessori poco corretti o altro?
"Non ci abbiamo mai pensato. Va tenuto presente che, in caso di errori o altro, ci si può correggere e fermare la macchina immediatamente dopo i primissimi lavori."

Parliamo adesso di Tekno Point. Quali sono, di base, i mercati nei quali operate?
"Essendo relativamente giovani non abbiamo ancora un mercato ben definito. I nostri clienti sono stampatori che, a loro volta, operano in mercati diversi. Ecco, se si vuole, possiamo riferirci al mercato che ci coinvolge maggiormente in modo diretto, quello della tastiera a membrana e quello delle etichette industriali che è poi il mercato più importante di un'azienda, la Pieffepi Vision di Vidigulfo, un'azienda serigrafica, al fianco della quale siamo sorti qualche tempo fa appunto per permetterle, quasi "in proprio", di realizzare con la resinatura un impreziosimento dell'aspetto delle etichette e, in particolare, delle tastiere.

Avete molti concorrenti?
"Purtroppo, o fortunatamente, i costi delle macchine, allontanano molto aziende dal desiderio di operare in questo mercato. Per questa ragione, molte di quelle aziende che potrebbero aver pensato l'acquisto di una macchina per resinatura sono poi diventate nostre clienti. Per il resto, e mi riferisco alla concorrenza vera e propria, posso affermare che, grazie ai nostri prezzi, riusciamo sempre a vincere battaglie anche molto interessanti.

E per il futuro?
"Il nostro programma, conclude Mariani, è di affiancare, entro breve tempo, ai prodotti di oggi, proposte innovative anche, e non solo, nel concetto di etichetta o di mascherine, delle quali preferisco, almeno per il momento, non parlarvi."

Nino Fichera
(effenino@tiscali.it)

Per maggiori dettagli sul contenuto dell'articolo: Tecno Point: tel. 038264511

Per la realizzazione di redazionali o articoli che riguardino prodotti, macchine, aziende, persone: Nino Fichera - 02501692

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