7.07.2006

INCHIOSTRI SERIGRAFICI AD EFFETTO SPECCHIO

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Se ne parla da qualche tempo
INCHIOSTRI SERIGRAFICI AD EFFETTO SPECCHIO
Da qualche tempo esiste in commercio un inchiostro serigrafico che, a differenza degli inchiostri serigrafici che tutti conosciamo, non deposita uno strato colorato, ma un effetto "specchio".
Tutti ne hanno sentito parlare, ma, in effetti, pochi lo conoscono o lo hanno mai utilizzato. Per questa ragione la nostra rivista ha deciso di dedicare a quest'argomento un articolo andando a trovare il Signor Enzo Garolla Direttore Vendite dell'Imas Grafica di Abbiategrasso in provincia di Milano, un'azienda che distribuisce in Italia quest'affascinante prodotto.

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Signor Garolla, ci dice, per cominciare, di cosa si tratta?
"Per quelle che saranno le mie risposte alla scaletta prevista dall'intervista è, prima di tutto, opportuno che dica che mi riferirò al prodotto da noi commercializzato in Italia: il Mirror Finish Inks della Sericol. Un inchiostro serigrafico che, attraverso, le normali tecniche di stampa serigrafica, permette di impreziosire la stampa di grafica, fondi od altro, con effetto a specchio. Un prodotto interessante che offre, senza dubbio, grandi possibilità  al serigrafo e, in modo particolare, a quel serigrafo che opera anche su supporti plastici trasparenti o vetro"
Effetto a specchio, quindi. Ci saranno diversi colori, oltre, immaginiamo, al classico "argento"?
"Per il momento no. E' probabile che il "marketing" attenda suggerimenti da parte dei consumatori. Per quanto riguarda il nostro Mirror Fish Inks posso aggiungere che è proposto in due caratteristiche diverse: una, il "Bright Mirror Silver" che da risultati più brillanti, l'altra il "Gaming Mirror Silver" più resistente alle lavorazioni ed, in particolare, allo strappo."
Su quali supporti può essere stampato?
"Diciamo che si tratta di un prodotto previsto unicamente per la stampa su vetro, metacrilato o materiali plastici trasparenti in genere. Va, infine, tenuto conto che il colore, se pur leggero, incorporato nella lastra in vetro o materiale sintetico può influenzare l'efficacia del prodotto."
L'inchiostro si presenta col suo effetto "a specchio" anche prima che sia depositato sulla lastra di vetro o in acrilico?
"No. L'inchiostro, quando è ancora nel barattolo, appare come un inchiostro serigrafico argento opaco."
La stampa realizzata ed, in particolare, il suo effetto a specchio può percepirsi da una qualsiasi parte del supporto sul quale è stato depositato l'inchiostro?
"No. Il risultato dovrà  essere osservato dalla parte anteriore rispetto al piano stampato (lettura diritta). La parte retrostante quella che ha ricevuto la stampa proporrà  solamente quel colore argenteo opaco, al quale abbiamo già  fatto riferimento, di quando è ancora nel barattolo."
La stampa, una volta realizzata, deve essere in qualche modo protetta?
Il lavoro deve essere poi sovrastampato con un fondo opaco per ovviare la trasparenza di ogni lavoro realizzato su vetro o, in ogni modo, su materiali trasparenti".
Il pigmento. Ha caratteristiche diverse, rispetto a quello di degli inchiostri colorati?
"Assolutamente diverse. I pigmenti di questi inchiostri si presentano a forma lamellare (scaglie). La forma di un pigmento classico colorato e, invece, tondeggiante. Una forma, quella lamellare, continua il nostro interlocutore, studiata specificamente per favorire i riflessi e, quindi, l'effetto speculare."
Si tratta di un inchiostro a solvente?
"Sà¬, certo. Con tutte le caratteristiche, le possibilità , le esigenze e le attenzioni specifiche di molti inchiostri a solvente".
Ci sono problemi concernenti la fase di asciugatura?
"Come in un qualsiasi inchiostro a solvente. Un'asciugatura ad aria richiederà  mediamente 40-45 minuti subordinatamente alle condizioni ambientali. Un'asciugatura realizzata mediante forno ad aria calda (40° C) impiegherà  non oltre 30 secondi.
Fino a che formato possiamo coprire?
"Non esistono limiti particolari al formato stampabile."
D'accordo, abbiamo presentato il prodotto. Ci dice adesso da chi viene o può essere utilizzato.
"Da quelle serigrafie che desiderano arricchire con un effetto a specchio le loro proposte di lavorazione sui materiali trasparenti."
D'accordo. Ma, perchà© un serigrafo non dovrebbe continuare a ricorrere alla specchiatura classica?
"Diciamo che sono due operazioni diverse. Il processo di specchiatura industriale è molto costoso ed è, in genere, utilizzato per produzioni abbastanza consistenti. Quando è necessario produrre pochi pezzi è possibile, per il serigrafo, lavorare in maggiore economia utilizzando gli inchiostri ad effetto specchio fatto che, peraltro, non impongono allo stampatore di dover ricorrere ad uno specifico fornitore esterno con tutte le problematiche correlate.
L'altro vantaggio nell'utilizzo degli inchiostri ad effetto specchio, rispetto alla specchiatura classica, è riscontrabile nella possibilità  di decorare solo quella certa porzione di vetro prevista dal bozzetto. In questo modo, come appare evidente, può esserci maggiore flessibilità  nello studio e in una più corretta realizzazione della grafica del prodotto."
Quali le definizioni e gli spessori dei depositi d'inchiostro raggiungibili? "Sono quelli permesse dal numero di fili previsti per l'uso di questi inchiostri (120-monofilamento)"
Una quadricromia classica, può essere scontornata, affiancata o, meglio ancora, coperta da un passaggio di uno dei vostri inchiostri? Meglio, quali attenzioni occorre osservare se occorre affiancare i due passaggi di stampa? Occorre che questi vostri inchiostri (e i classici) siano resi più o meno trasparenti?
"E' possibile, continua Garolla, qualsiasi combinazione con gli inchiostri "classici".
Si potrà , per esempio ricorrere a normali inchiostri serigrafici coprenti nel caso in cui si voglia ottenere un particolare risalto al lavoro che deve stampare o, all'occorrenza, si potranno utilizzare inchiostri particolarmente trasparenti per sfruttare la brillantezza dell'inchiostro a specchio ed al suo effetto metallizzato.
E' possibile anche la combinazione con inchiostri di quadricromia senza alcuna difficoltà . "
Proviamo a parlare di costi, magari raffrontandoli con quelli degli inchiostri a solvente classici?
"Certo. In un confronto di questo tipo occorre prima di tutto non dimenticare le caratteristiche del pigmento di questo inchiostro. Un pigmento che esige lavorazioni certamente più complesse di quelle di un pigmento classico e, di conseguenza, più costose. Quindi, pur non essendo facile affiancare i due prodotti in una considerazione di questo tipo, per dare, in ogni modo, un'indicazione di massima ai lettori della vostra rivista, potremmo indicare in un rapporto da uno-quindici il maggior costo degli inchiostri a specchio."
E, infine, ecco una domanda che il lettore si porrà  quasi certamente: qual è il rapporto risultati-costo fra i vostri inchiostri a specchio e la stampa a caldo, fermo restando l'uso degli stessi supporti?
"Non c'è dubbio, continua Garolla, dando pure come scontato che il risultato finale è praticamente identico e ferma restando la possibilità , da parte della stampa oro, di utilizzare diversi colori, il costo non può che giocare a favore dell'inchiostro serigrafico a specchio.
E questo, perchà© il costo della stampa a caldo è strettamente subordinato dal consumo della lamina della stampa oro ( o di altri colori) che, per proprio per una specifica caratteristica di quella tecnologia, obbliga ad un consumo della lamina in tutta la sua larghezza (sono strisce che scorrono in continuo come carta nelle macchine offset) anche se la grafica da riportare è molto piccola. Al contrario, com'è noto, il deposito dell' inchiostro serigrafico può essere esattamente limitato e commisurato alla posizione e al formato della grafica da riprodurre.
(non va infine dimenticato che per l'utilizzo della stampa a caldo su vetro o su materiali plastici trasparenti, proprio per le caratteristiche di quei materiali che non permettono il classico passaggio "in macchina" della lamina, si ricorre a processi spesso strettamente legati alle iniziative ed esperienze personali della persona o dell'azienda che dovrà  eseguire il lavoro. ndr)

Nino Fichera

Per maggiori dettagli: Imas Grafica tel. 02 94969672

Questo articolo è stato realizzato da Nino Fichera per conto della rivista Graph Executive (luglio-agosto 2006)

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