26.08.2006

ANCORA SUI COSTI

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Ecco un secondo lavoro sul tema "costi". Questa volta abbiamo cercato di analizzare, pur rimanendo sempre all'interno di una certa "privacy" imprenditoriale, come si "muove" un'azienda milanese, non di grandi dimensioni, ma in grado di mettere a disposizione ai propri clienti una serie importante di tecnologie: l'Emmepi di Milano dove abbiamo incontrato i fratelli Massimo e Pier Luigi Olivari.

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Signor Massimo Olivari, la nostra rivista ha già  incontro l'Emmepi. In quell'occasione abbiamo scoperto come un'azienda di non grandi dimensioni abbia saputo mettersi a disposizione dei propri clienti con proposte che vanno dalla serigrafia, alla stampa digitale, alla fresatura ed all'incisione manuale alla resinatura. Un'offerta in grado di subordinarsi ai risultati ottenibili dalle varie tecnologie, singole o affiancabili l'una all'altra. Ci dice, per iniziare la nostra "chiacchierata" come vi muovete nel rapporto col cliente. Per esempio, la tecnica da utilizzare è proposta da voi o il cliente che la chiede? Questa scelta è spesso collegata ai costi?
"Certo, dobbiamo prima di tutto tenere presente, ci dice Massimo Olivari, che, come si può facilmente intuire, tutto è strettamente collegato all'evoluzione Mercato e con lei le esigenze dei nostri clienti nei confronti della qualità , tempi e anche, certamente, dei costi dei lavori. E, quindi, ecco perchà© l'Emmepi ha sempre cercato, malgrado non abbia mai voluto oltrepassare certi limiti dimensionali, di essere in grado di dare risposte tecnologiche e di risultato diverse, secondo le esigenze del lavoro, la tiratura, i costi, ecc. Per quanto riguarda, invece, l'utilizzo di una tecnologia piuttosto che un'altra, i percorsi sono diversi. Generalmente questo tipo di decisione è lasciato a noi che, in base al tipo di lavoro ed alla sua tiratura, decidiamo di utilizzare, per esempio, la serigrafia piuttosto che la stampa digitale. A volte capita, rimanendo nel caso dell'esempio, che il cliente preferisca la serigrafia perchà©, magari, non è ancora entrato nell'ottica del digitale, e ci chieda di utilizzare questo processo anche se i costi e la tiratura suggerirebbero la stampa digitale.
Relativamente ai prezzi, va tenuto presente che, nella considerazione d'ogni lavoro, bisogna dare la giusta importanza anche al suo utilizzo finale e, quindi, al perchà© e al dove il prodotto sarà  utilizzato.
Per essere più chiaro: se dobbiamo, per esempio, realizzare un'insegna per una fiera, terremo presente, di conseguenza, la breve durata espositiva del lavoro, fatto che suggerisce, generalmente, supporti costi contenuti e l'utilizzo di supporti poco preziosi come il cartaceo più o meno pesante, oltre ad una tecnologia che permetta anche tirature limitate ad uno o due pezzi al massimo, come la digitale. Per un utilizzo esterno utilizzeremo per contro materiali più resistenti, in PVC per esempio, stampati serigraficamente o, addirittura, fresati ed eventualmente poi serigrafati, ecc. "

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D'accordo, abbiamo gettato le basi per il nostro articolo, proviamo adesso ad esporre per ognuna delle possibilità  lavorative che siete in grado di proporre i vostri preventivi, quali sono i centri di costo dai quali ricavate le cifre, gli utili, ecc.
Per maggiore chiarezza vediamo anche di riuscire a formare un gruppo di dati ricavabili dalle spese che comporranno il costo del prodotto finito.

Cominciamo, inizia Pier Luigi Olivari che intanto si era unito a noi, ad elencare, voce per voce, le macchine che utilizziamo. Com'è evidente, i costi di lavorazione di qualsiasi settore, sono sempre strettamente collegati alle macchine, ai loro formati, alla loro velocità  di produzione, alla loro età  e, quindi, se si tratta di macchina già  ammortizzate, o in corso di pagamento, ecc.
Per facilitare la lettura di chi leggerà  i dati che esporremo, precisiamo che le considerazioni concernenti il costo del prodotto che dobbiamo realizzare, sono formate attraverso i nostri centri di costo interni dai quali estrapoleremo via, via, i valori percentuali dei costi di manodopera, del costo dei prodotti di consumo che prevediamo di utilizzare, di quello delle spese generale, ecc.
Dal totale di questi dati ricaveremo, poi, una percentuale concernente gli utili che a grandi linee possiamo indicare nel 20%. Naturalmente non possiamo che riferirci, nell'esposizione che vi permetterà  la realizzazione dell'articolo, a situazioni di base, pur sapendo che, in effetti, ogni lavoro ha sue esigenze specifiche.
La stampa serigrafica."Nel caso del nostro reparto serigrafia, ci riferiremo alle lavorazioni eseguibili da due macchine manuali di piccolo formato ed una serigrafica semiautomatica Pegaso 35x50.affiancate da un forno UV Argon.
Manodopera: 30%
Materiali e prodotti di consumo: dal 30 al 50% (secondo le caratteristiche e qualità  subordinate, come abbiamo visto, alle esigenze del prodotto finale).
Manutenzioni, ammortamenti, costi fissi e spese generali dell'azienda 20% (per queste macchine non è considerato il costo d'acquisto, ma quello d'ammortamento).

La stampa digitale"Per la stampa digitale utilizziamo una Mimaki JV3 160 SP a 4+4 colori. I costi che coinvolgono i nostri preventivi sono:
Manodopera: 10% Marteriali di consumo: 50%
Costi fissi, ammortamenti e spese generali dell'azienda: 40%

La fresatura "Abbiamo una Lang per incisione e fresatura 800x500 e due pantografi manuali.
Manodopera: 10%
Materiali di consumo (frese, mandrini, materiale da lavorare, ecc.) 50%
Costi fissi, ammortamenti e spese generali dell'azienda: 40%

La fresatura e l'incisione manuale "E' un tipo di lavorazione alla quale la nostra azienda ricorrere a fronte di richieste specifiche da parte di "appassionati" che gradiscono un "tocco" di classe ai loro lavori, generalmente di tiratura contenuta, anche se, vuole precisare Massimo Olivari, il loro numero sembrerebbe essere in crescita.
Non esistono macchine ma attrezzi manuali. C'è un solo operatore, mio padre. Di conseguenza le percentuali ricavabili dai costi di lavorazione sono:
Manodopera: 80%
Materiali: 10%
Costi fissi, ammortamenti e spese generali dell'azienda: 10%

Cosa succede nel caso di lavori dove le due tecniche si affiancano?
Prendiamo l'esempio di un lavoro realizzato prima in serigrafia e poi fresato.

"I dati che abbiamo elencato parlando di serigrafia non cambiano di molto anche se questi prezzi devono essere assolutamente subordinati alle percentuali di lavorazione in cui intervengono le due tecniche. A grandi linee possiamo, in ogni caso, indicare:
Manodopera: 50%
Materiali di consumo: 30%
Costi fissi, ammortamenti e spese generali dell'azienda: 20%.

E, nel caso di lavorazioni che partono da un passaggio di stampa in digitale e si concludono, magari, con una verniciatura serigrafica, come vi comportate?
Sono lavori che affrontiamo abbastanza frequentemente. Per la loro valutazione, anche se all'interno di un discorso come quello che stiamo affrontando, occorrerebbero dati più precisi sui formati e sugli ingombri di ognuna delle due lavorazioni.
Di base, potremmo riferirci ai dati che abbiamo espresso parlando delle singole tecnologie.

Eseguite anche lavorazioni su materiali del cliente?
"Sଠcerto, anche se raramente. Ma, anche in questo caso, una considerazione di costo dovrebbe prendere in esame fattori e criteri strettamente legati ad una situazione specifica.".
(Nella considerazione dei dati contenuti dal lavoro, è importante dire che l'Emmepi è un'azienda familiare dove operano i quattro membri della famiglia stessa ed un dipendente. All'occorrenza si ricorre a collaborazioni esterne. n.d.r.)

Una veloce elencazione di una serie di "centri di costo" fra i più utilizzati dalle varie aziende del settore della stampa nella preparazione di un preventivo:
affitti o rate d'acquisto, elettricità , telefono, riscaldamento, pulizia e manutenzione ambienti azienda, trasporti, autovetture aziendali loro consumi e manutenzione, stipendi personale, stipendi titolari, assicurazioni, rifiuti, attrezzature e materiali di consumo aziendali, macchine per la realizzazione del prodotto (macchine da stampa, ecc.) acquisti ed ammortamento, prodotti di consumo per lavorazione prodotti (carta, inchiostri, ecc.), costi lavorazioni esterne per la realizzazione del prodotto (p.e. resinatura, stampa oro a caldo, ecc), software per computer, ecc.

Nino Fichera
(effenino@tiscali.it)

L'articolo è stato realizzato per conto della Rivista Graph Creative ed inserito sul numero di luglio-agosto 2006

Per articoli e fotografie relativi ad aziende, prodotti, mercati, persone, ecc. da inserire su giornali o siti digitali: Nino Fichera - effenino@tiscali.it

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