31.07.2003
Le interviste di GRAPH Creative...
Nel valutare le esigenze di gestione della stampa, non si può considerare soltanto l'hardware, che deve comunque essere veloce e affidabile, produrre un'elevata quantità di stampe, e trarre pieno vantaggio da innovative tecnologie, ma anche l'aspetto della "personalizzazione": scopriamo che cosa significa con un protagonista del settore.
di Valeria Teruzzi
di Valeria Teruzzi
Abbiamo incontrato, infatti, Marcello Fiocchi Marketing Manager di
Ibm Printing Systems Division South Region, con il quale abbiamo sviscerato le problematiche, le evoluzioni, i progressi del settore della stampa digitale. Alla luce della filosofia Ibm.
"Ibm -esordisce Fiocchi - pur essendo presente sul mercato con della tecnologia che come sappiamo non è di produzione o di sviluppo Ibm, ma dove di fatto adotta di volta in volta delle tecnologie di terze parti, di sviluppo e ricerca fatte da altre società , punta su un discorso di soluzione, ovvero quell'ambito nel quale oggi la stampa digitale sta soffrendo un po' e che, invece, è l'evoluzione a cui tutti stiamo ambendo. In effetti oggi il mercato delle arti grafiche è ancora troppo concentrato sul confronto con la stampa tradizionale off set e il costo copia diventa l'unico elemento determinante. Noi, invece, siamo convinti che la stampa digitale concepita in questo modo non può effettivamente soddisfare quella che potrebbe essere la sua migliore evoluzione o le potenzialità , anche se quello che si è fatto è già molto. Naturalmente in quest'ottica un fattore fondamentale è l'integrazione in termini applicativi della soluzione stampa digitale come mezzo di comunicazione legato a un aspetto di "personalizzazione".
Che cosa significa esattamente personalizzazione?
Se consideriamo la personalizzazione come elemento variabile - ad esempio in un documento commerciale in cui l'elemento variabile può essere un indirizzo piuttosto che un nome - la stampa digitale a colori ha un utilizzo limitato perchà© ci sono già tecnologie con i sistemi off set che possono soddisfare queste esigenze, sicuramente in termini più economici. Però quello di cui noi siamo convinti è che ci sono delle aperture rispetto a un discorso di comunicazione mirata, dove il problema non è tanto la peculiare tecnologia di stampa, quanto la gestione dei database e la gestione dell'intero flusso di lavoro, dove sostanzialmente il cliente-utente finale vuole avere una soluzione globale, completa. Questo significa personalizzazione. L'utente ha un database, individua i target a cui si vuole rivolgere e il centro servizi, l'out source esterno deve essere in grado di gestire tutto il processo, offrendo un prodotto stampato con caratteristiche confrontabili alla stampa off set, ma che permetta di avere una gestione terziarizzata dell'intero procedimento.
àˆ un servizio che ancora oggi viene difficilmente offerto?
Esattamente, infatti la maggior parte degli stampatori di stampa digitale si è bene attrezzata per quanto riguarda l'aspetto tecnologico, hardware di stampa, ma molto meno sul problema di gestione di tutto il flusso operativo. Tutto ciò è limitato dal fatto che l'interlocutore, soprattutto nel settore arti grafiche, rimane troppo legato all'ufficio acquisti che quindi lo pone in una posizione di confronto rispetto al costo copia e non a una questione di scelta di applicazione. Quindi anche da parte dell'utilizzatore di stampa digitale, parlo del fornitore, ci deve essere un salto qualitativo nell'andare a "lavorare" non più tanto sull'ufficio acquisti, ma sull'interlocutore commerciale che di solito è l'ufficio marketing, per fare capire le potenzialità che oggi la stampa digitale con la personalizzazione ha in sà©. Questo è un passaggio essenziale e in tal senso noi possiamo dare un contributo molto interessante soprattutto per il fatto che Ibm non si lega a un tipo di tecnologia particolare e unica, invece teniamo conto delle diverse e molteplici esigenze che può avere il cliente. Concretamente allora la nostra identità è legata al fatto di offrire una soluzione completa, dalla gestione del database, all'analisi ed estrazione dei dati utili, fino ad arrivare a un processo di output e stampa. Noi siamo artefici di informazione e proposta nell'ambito dell'intero flusso.
Il 2002 è stato un anno difficile per il settore dell'It, come l'ha affrontato Ibm?
àˆ vero, è stato un anno difficile per molte ragioni. Ma per quanto riguarda Ibm è stato un anno di ottimi risultati, perchà© il mercato ci ha riconosciuto e ci sta riconoscendo l'unicità della nostra proposta. In un quadro che non è più solo di offerta di tecnologia hardware, ma di soluzione. E questa è un'esigenza che il mercato sente, ma per la quale si trovano pochi interlocutori e sicuramente Ibm lo è stata già nel 2002. Abbiamo riscontrato, infatti, dati di crescita molto interessanti in un momento in cui c'era un oggettiva difficoltà di mercato.
TRATTO DA GRAPH CREATIVE
Che cosa significa esattamente personalizzazione?
Se consideriamo la personalizzazione come elemento variabile - ad esempio in un documento commerciale in cui l'elemento variabile può essere un indirizzo piuttosto che un nome - la stampa digitale a colori ha un utilizzo limitato perchà© ci sono già tecnologie con i sistemi off set che possono soddisfare queste esigenze, sicuramente in termini più economici. Però quello di cui noi siamo convinti è che ci sono delle aperture rispetto a un discorso di comunicazione mirata, dove il problema non è tanto la peculiare tecnologia di stampa, quanto la gestione dei database e la gestione dell'intero flusso di lavoro, dove sostanzialmente il cliente-utente finale vuole avere una soluzione globale, completa. Questo significa personalizzazione. L'utente ha un database, individua i target a cui si vuole rivolgere e il centro servizi, l'out source esterno deve essere in grado di gestire tutto il processo, offrendo un prodotto stampato con caratteristiche confrontabili alla stampa off set, ma che permetta di avere una gestione terziarizzata dell'intero procedimento.
àˆ un servizio che ancora oggi viene difficilmente offerto?
Esattamente, infatti la maggior parte degli stampatori di stampa digitale si è bene attrezzata per quanto riguarda l'aspetto tecnologico, hardware di stampa, ma molto meno sul problema di gestione di tutto il flusso operativo. Tutto ciò è limitato dal fatto che l'interlocutore, soprattutto nel settore arti grafiche, rimane troppo legato all'ufficio acquisti che quindi lo pone in una posizione di confronto rispetto al costo copia e non a una questione di scelta di applicazione. Quindi anche da parte dell'utilizzatore di stampa digitale, parlo del fornitore, ci deve essere un salto qualitativo nell'andare a "lavorare" non più tanto sull'ufficio acquisti, ma sull'interlocutore commerciale che di solito è l'ufficio marketing, per fare capire le potenzialità che oggi la stampa digitale con la personalizzazione ha in sà©. Questo è un passaggio essenziale e in tal senso noi possiamo dare un contributo molto interessante soprattutto per il fatto che Ibm non si lega a un tipo di tecnologia particolare e unica, invece teniamo conto delle diverse e molteplici esigenze che può avere il cliente. Concretamente allora la nostra identità è legata al fatto di offrire una soluzione completa, dalla gestione del database, all'analisi ed estrazione dei dati utili, fino ad arrivare a un processo di output e stampa. Noi siamo artefici di informazione e proposta nell'ambito dell'intero flusso.
Il 2002 è stato un anno difficile per il settore dell'It, come l'ha affrontato Ibm?
àˆ vero, è stato un anno difficile per molte ragioni. Ma per quanto riguarda Ibm è stato un anno di ottimi risultati, perchà© il mercato ci ha riconosciuto e ci sta riconoscendo l'unicità della nostra proposta. In un quadro che non è più solo di offerta di tecnologia hardware, ma di soluzione. E questa è un'esigenza che il mercato sente, ma per la quale si trovano pochi interlocutori e sicuramente Ibm lo è stata già nel 2002. Abbiamo riscontrato, infatti, dati di crescita molto interessanti in un momento in cui c'era un oggettiva difficoltà di mercato.
TRATTO DA GRAPH CREATIVE