26.02.2013
Il CtP ridefinito per il grande formato

basysPrint ha lanciato a drupa la nuova serie VLF, dotata di un nuovo design, di tecnologia optoelettronica e laser e di controllo macchina. I componenti principali sono identici a quelli delle serie basysPrint 460x e 860x.
La nuova serie VLF è disponibile in tre versioni: la versione manuale VLF-M; la versione semiautomatica VLF-SA; e la versione completamente automatica VLF MCA, con quattro cassetti per lastre a formato variabile in linea con 100 lastre con spessore di 0,03 mm e 80 con spessore di 0,4 mm. La nuova testa di esposizione della serie VLF, come nei nuovi modelli 460x e 860x, è disponibile con una risoluzione di 1.500 o 2.400 dpi e può essere potenziata passando da uno a due o tre moduli di luce laser viola. Il tutto sul posto, per soddisfare le crescenti esigenze prestazionali.
Inoltre sono stati semplificati notevolmente la gestione e l'utilizzo, tra cui l'alimentazione e la rimozione delle lastre. Si aggiunga poi il fatto che il nuovo VLF occupa (nella versione manuale) una superficie a terra di soli 3,40 x 2,42 m, e ha un peso considerevolmente ridotto. Si avvale di integrazione all'avanguardia e di un'interfaccia grafica utente completa per il controllo della funzionalità. È accessibile da qualsiasi computer della rete aziendale, con la possibilità di interfacciarsi con i sistemi di gestione delle informazioni (MI). Grazie alla loro interfaccia standard aperta (1 Bit Tiff) i nuovi VLF possono essere integrati in qualsiasi flusso di lavoro Rip.
Una caratteristica unica è la possibilità di esporre un’ampia gamma di lastre sfruttando l’area di esposizione ottimale di un sistema a letto piano. I formati compresi tra i 200 x 200 mm e i 1.560 x 2.100 mm consentono di gestire ed esporre due lastre 8-up o quattro lastre 4-up nello stesso ciclo. Con la serie VLF interamente automatica a 4 cassetti è possibile alimentare manualmente qualsiasi altro formato. Una funzionalità brevettata chiamata flEXpo, disponibile solo nella versione manuale, permette di scaricare/caricare una lastra 8-up mentre è in corso l’esposizione di un'altra dello stesso formato, interamente controllata da uno scanner di prossimità, per motivi di sicurezza.
Il sistema VersaFlex sviluppato dall’azienda offre una messa a registro molto accurata utilizzando perni retrattili e robusti bracci di posizionamento. Allo stesso tempo, il vuoto viene applicato sul letto piano in quattro zone diverse. Grazie alla standardizzazione di molti componenti, la casa produttrice può offrire apparecchiature a prezzi competitivi.
Testa di esposizione della sesta generazione
Un componente essenziale del platesetter UV per grandi formati è la nuova testa di esposizione basysPrint, che si avvale dei più recenti DMD di Texas Instruments. Le dimensioni sono raddoppiate rispetto alle precedenti generazioni di DMD (2,1 milioni di specchi invece di 786.000). Ciò produce risoluzioni più elevate, corrispondenti alla full HD, alla massima velocità di produzione lastre.
Pertanto tutti i platesetter UV dotati della testa di esposizione di sesta generazione (ovvero le serie VLF, 460x e 860x) producono il 25-30% di lastre in più rispetto alle generazioni precedenti. La nuova basysPrint serie VLF espone oltre 20 lastre l'ora da 1.235 x 1.620 mm. Nel formato 8-up (1.030 x 790 mm) si arriva a oltre 40 lastre l’ora. I moduli al laser viola DSI³ da 405 nm e la testa di esposizione di sesta generazione sono montati in alloggiamenti del tutto privi di polvere, per operare senza problemi.
Tutti i platesetter UV basysPrint sono progettati tenendo conto dell’impatto ecologico, per un consumo delle apparecchiature estremamente basso. Con un consumo di soli 2,3 kW, monofase, il motore CtCP basysPrint è una soluzione efficace dal punto di vista economico ed energetico.
La modalità a letto piano, la velocità delle teste di stampa UV e l’autofocus dinamico (che consente l'utilizzo di supporti con spessore fino a 10 mm) fanno del platesetter UV una soluzione per applicazioni trasversali. Le lastre in magnesio da fotoincisione per stampa a caldo e goffratura, le lastre in acciaio fotosensibili per fustelle flessibili, le lastre lavabili ad acqua di MacDermid per la stampa di vernici spot e i retini per serigrafia rotativa: sono tutti supporti che è possibile esporre con i platesetter UV basysPrint. Cinque applicazioni ma un'unica soluzione di esposizione: un vantaggio chiave dei platesetter UV basysPrint della serie VLF, sicuramente nel segmento dei grandi formati.
Un altro importante vantaggio è l'utilizzo di lastre UV convenzionali con un costo dal 30 al 50% inferiore, in particolare nel segmento dei grandi formati, caratterizzato spesso da un elevato consumo di lastre.
Il prezzo estremamente conveniente della nuova generazione di unità di esposizione rende la serie dei platesetter UV VLF una soluzione estremamente competitiva per tutti gli stampatori di grandi formati, e consente notevoli risparmi sulla manutenzione.