21.03.2013
Clear Channel Outdoor acquisisce il controllo completo in Italia

Clear Channel Outdoor presente attualmente in 30 Paesi, guidata dal CEO, William Eccleshare, ha deciso di rilevare il pacchetto azionario detenuto dalla famiglia Celentano, acquisendo in questo modo il controllo completo del Gruppo Clear Channel in Italia.
La famiglia Celentano dopo 50 anni nel business dell'esterna, di cui 14 anni in JV con Clear Channel, ha voluto cedere il proprio pacchetto azionario del Gruppo Italiano per focalizzarsi su altri business di famiglia. Francesco Celentano, attuale Amministratore Delegato, così dichiara: "è stata sicuramente una decisione non facile però come imprenditori abbiamo deciso di affrontare nuove sfide in modo più libero e diretto".
La Clear Channel ringrazia la famiglia Celentano, e in particolare Francesco, che in questi 14 anni, hanno sviluppato il business fino ad una posizione di leadership sia nei poster che nell'arredo urbano e avviato un processo di riqualificazione dell'esterna, avvicinandola agli standard europei. La data del "closing" è stata fissata per il 3 aprile.
Contestualmente alla data del "closing", Paolo Dosi verrà nominato Amministratore Delegato del Gruppo Clear Channel Italia. Paolo Dosi, attualmente Corporate Director del Gruppo in Italia, ha una consolidata esperienza nel settore dell'OOH, oltre ad aver lavorato in altre importanti Multinazionali quali 3M, Emi Music e Coca-Cola.
Paolo Dosi: "è un'opportunità professionale piena di sfide da cogliere e sono certo che in Italia il settore dell'OOH avrà nei prossimi anni degli interessanti sviluppi connessi da un lato all'innovazione tecnologica e dall'altro ad una offerta più distintiva, creativa e professionale realizzata da leader di mercato come Clear Channel. Saremo sempre più una Media Company e nella mia visione di business al centro c'è il cliente, per cui è su tutta la "catena del valore del cliente" che dovremo concentrare i nostri sforzi".
Nel 2012 Clear Channel Italia ha ulteriormente incrementato la propria quota di mercato, pur in presenza di una flessione di fatturato del 6% che però rappresenta meno della metà della contrazione del 12,5% del mercato dell' OOH e, nel contempo, ha migliorato la propria marginalità operativa ad oltre il 10% grazie ad un'efficace azione di riduzione dei costi.