8.03.2006

AUDIPOSTER l'indagine sull'esposizione alla pubblicità  esterna...

audiposter
Estensione della rilevazione (con misurazione dell'audience degli impianti di arredo urbano), ampliamento dell'area territoriale ai comuni dell'hinterland dei principali capoluoghi, estensione dell'indagine ad altre città  entro il 2007: saranno questi, nel prossimo futuro, i principali ambiti di sviluppo di Audiposter, l'indagine sull'esposizione alla pubblicità  esterna che fa capo all'omonima società  costituita da Upa, Aapi e AssoComunicazione e presieduta da Giovanna Maggioni.
L'audience relativa agli impianti di arredo urbano sarà  disponibile entro l'estate 2006 e i dati saranno presentati in un apposito convegno; la rilevazione di tale segmento è il frutto di un impegno non indifferente, tenuto conto che il numero degli impianti in esame (tra cui spiccano fioriere, cabine telefoniche, pensiline, fermate dei bus e cosଠvia) è di gran lunga superiore a quello dei classici poster, oggetto della prima rilevazione (circa 32.000 contro 17.000). Nel corso del primo semestre 2006 il mercato potrà  dunque disporre dei dati relativi a quasi 50.000 impianti, cui si aggiungeranno quelli delle nuove imprese di affissione che hanno di recente espresso un forte interesse per Audiposter. Il secondo asse di sviluppo si lega, come precisa il presidente Giovanna Maggioni (nella foto), "al fenomeno di crescente interscambio tra la città  e il suo hinterland, che testimonia un processo evolutivo di carattere economico-commerciale, socio-demografico e territoriale. Tale processo spinge a nuove modalità  di lettura del territorio: i confini tra i grandi centri urbani ed il loro hinterland lasciano progressivamente posto a un'unica grande area, che può essere definita ‘area metropolitana'. Votata per sua natura ad analizzare caratteristiche e peculiarità  dei differenti ambiti geografici, Audiposter si propone di monitorare l'audience degli impianti siti nell'hinterland dei principali comuni capoluogo, incrociando i dati con le tracce degli spostamenti degli individui dal comune capoluogo verso l'hinterland e viceversa". Il terzo progetto nasce dalla disomogeneità  riscontrata fra le città  in tema di collocazione degli impianti e di flussi, che porta a privilegiare la strada dell'estensione a nuove città  rispetto a quella dei modelli e delle simulazioni. Fra il 2006 e il 2007, alle 36 città  monitorate fin dall'inizio se ne aggiungeranno dunque altre 11, sparse lungo tutta la Penisola: Bergamo, Varese, Trento, Pordenone, Ancona, Pescara, Caserta, Foggia, Lecce, Reggio Calabria e Cagliari.

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