4.02.2014
Alla Elcograf parte la cassa integrazione ordinaria per 210 lavoratori

Una crisi nella crisi. È quella che da anni sta cercando di affrontare l'editoria e, con essa, tutte le aziende che ruotano attorno a questo mondo, in difficoltà a causa dell'avvento delle nuove tecnologie.
In primis Elcograf, società che nel 2008 ha rilevato le attività di stampa della ex Mondadori Printing e che fa capo al gruppo Pozzoni, uno dei principali poli grafici a livello europeo Nei giorni scorsi è stata attivata nello stabilimento di Borgo Venezia la cassa integrazione ordinaria a rotazione per 210 lavoratori, che a partire da febbraio verrà con tutta probabilità trasformata in cassa integrazione straordinaria per stato di crisi. Una soluzione che dovrebbe consentire, sfruttando la nuova legge sull'editoria, di procedere a 50-60 prepensionamenti nel biennio 2014-2015 su un totale di circa 500 lavoratori attualmente impiegati a Verona.
I numeri sono ancora da stabilire nel dettaglio, perché la stessa normativa è ancora in evoluzione.Ma in prospettiva cosa accadrà ai lavoratori veronesi e degli altri cinque stabilimenti (Melzo, Cles, Pomezia, Pozzo d'Adda e Madone) di Elcograf? Nel 2012 il bilancio della società si è chiuso a 273,63 milioni (-5,70% sul 2011). «Per il 2013 c'è da aspettarsi un'ulteriore contrazione del giro d'affari, in quanto i volumi stampati sono stati inferiori», fa sapere Maurizio Vercelli, responsabile del personale di Elcograf. «Purtroppo in Italia, così come anche negli altri Paesi europei, si tende a stampare sempre meno». Il settore più in crisi è quello dei rotocalchi, mentre negli ultimi mesi del 2013 si sarebbe notato un certo dinamismo nel settore della stampa roto-offset e offset. «Per rilanciare l'attività abbiamo avviato un progetto di potenziamento dell'area commerciale, puntando su nuova forza vendita in Italia e all'estero, in particolare in Francia, Germania e Stati Uniti», prosegue il responsabile del personale. «Presto ci auguriamo che si possano vedere i primi risultati».
Un ruolo importante nel futuro dell'azienda grafica lo gioca indubbiamente Mondadori Editore, principale committente di Elcograf e legato ad essa fino a gennaio 2017 da vincoli contrattuali, stabiliti al momento dell'acquisizione. Ma allo scadere di questo termine? Vercelli è positivo: «Il rapporto contrattuale resterà in essere, a condizione che si pratichi il prezzo del miglior offerente».I trend di mercato e l'annuncio dei nuovi prepensionamenti, però, preoccupano non poco le organizzazioni sindacali. «Non si vede nel settore alcun segnale di ripresa ed Elcograf per tipologia produttiva è tra le aziende più penalizzate dalla crisi, considerato il crollo dei rotocalchi», sostengono i sindacati di categoria, ricordando che fino a qualche anno fa lo stabilimento veronese contava oltre mille dipendenti. «Più volte abbiamo richiesto alla società nuovi progetti d'investimento e di diversificazione della produzione, ma finora non abbiamo avuto alcun riscontro». larena.it